Vigilanza sugli OGM

campi coltivati

Programma operativo della Regione Campania per l'attività di vigilanza sull'emissione deliberata in ambiente di Organismi Geneticamente Modificati

I Programmi Operativi Regionali (POR) annuali per l’attività di vigilanza sull’emissione deliberata in ambiente di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) della Regione Campania – Direzione Generale Politiche agricole, alimentari, forestali - sono redatti in attuazione delle normative di seguito riportate:

  • D.M. del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – MASE - ex MITE, del 8/11/2017 (G.U.R.I. n. 2 del 3/1/2018) concernente “Piano generale per l’attività di vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati”;
  • Programma Operativo Nazionale (PON) annuale di attuazione del Piano generale per l’attività di vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati, di cui è data informativa alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ed è pubblicato annualmente sul sito del MASE.

L’art. 2 del DM 8 novembre 2017 istituisce il Registro nazionale degli ispettori di cui all’art. 32 comma 2 del decreto legislativo 224 del 2003, designati dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Ministero della Salute e il Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, dalle Regioni e Province autonome.

L'Autorità nazionale competente – MASE, ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto legislativo   8   luglio   2003 n.   224, assicura l'informazione e la formazione degli ispettori iscritti nel registro nazionale.

Ai fini della definizione e successiva realizzazione del POR in materia di OGM, la Direzione Generale Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania ha costituito un gruppo regionale formato dalla referente regionale designata al Tavolo di coordinamento nazionale e da n. 5 referenti provinciali designati per le attività di vigilanza, iscritti nel Registro nazionale di cui all’art.  2 del decreto 8 novembre 2017 ed incaricati annualmente dalla Regione sulla base dei campionamenti da effettuare.

L’art. 3 del DM 8 novembre 2017 prevede la clausola di invarianza della spesa; pertanto, sono a carico della Regione i costi legati alle spese di missione per il personale regionale coinvolto nonché le spese per le analisi dei campioni prelevati.

Le linee di attività previste dal Piano nazionale sono 6 di cui 2 applicabili, al momento, in Campania: Attività II di vigilanza relativa all’immissione sul mercato di OGM come tali o contenuti in prodotti, esclusa la coltivazione; Attività IV di vigilanza sul rispetto dei divieti di coltivazione adottati ai sensi decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 224 così come modificato e integrato dal decreto legislativo 14 novembre 2016, n. 227. Nei POR annuali sono riportate le specifiche attuative per ciascuna linea di intervento.

L’Amministrazione ha affidato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, istituto della rete NILO, l’esecuzione delle attività di ricerca del materiale geneticamente modificato sui campioni consegnati all’istituto.