“E' arrivato il momento di un Green Deal 2.0, senza abbassare l'ambizione ambientale che l'Europa deve mantenere, ma accompagnando l'agricoltura in questo sforzo. Dobbiamo rendere più sostenibile per gli agricoltori e le imprese agricole il tema della sostenibilità ambientale. Bisogna assicurare maggiore flessibilità alla Pac e, soprattutto, cambiare completamente approccio. Il mondo è cambiato e i cambiamenti climatici ci hanno abituato a sconvolgimenti che mettono a rischio il futuro della nostra agricoltura, se l’Europa non provvederà ad adeguare gli strumenti di gestione dei rischi”.
L’appello di Nicola Caputo - membro del Comitato europeo delle Regioni e assessore all’Agricoltura della Regione Campania - nel corso del vertice “10th European Summit of Regions and Cities” a Mons, in Belgio, in occasione del 30° anniversario del Comitato europeo delle Regioni.
“È un paradosso spendere 400 miliardi di fondi europei per l'agricoltura - continua Caputo - e poi ritrovarsi per strada i trattori e assistere alle legittime proteste del mondo agricolo in tutta Europa. Bisogna leggere meglio le esigenze degli agricoltori, dare risposte tempestive e assicurare a tutti il giusto reddito. Dobbiamo affrontare una transizione sostenibile, ponendo la coesione al centro delle future politiche di investimento dell'UE. Va rivista anche la Legge europea sul Ripristino della natura, evitando nuovi oneri a carico degli agricoltori. Mi aspetto dal Parlamento Europeo un segnale chiaro su questa dinamica, che credo sia l’evoluzione di un processo che, fino ad oggi, ha visto prevalere un’impostazione che ha messo in ginocchio il sistema produttivo e che ora rischia di distruggerlo”.
Bruxelles ha aperto alla revisione della Politica agricola comune.
“La Pac 2023-2027 va rivista, con azioni a breve termine. Sin dalle prime fasi attuative, ha evidenziato criticità operative che non pochi problemi hanno creato sui territori. È quanto mai urgente, dunque, come già evidenziato dal Commissario Europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, che la futura Pac si doti di un terzo pilastro di crisi per aiutare gli agricoltori in caso di disastri legati ai cambiamenti climatici. Nel ridisegnare una nuova strategia del Green Deal, non dovranno mancare anche contromisure per evitare la concorrenza sleale, irrobustendo l’impianto della direttiva europea. Nessun accordo commerciale tra Commissione Europea e Paesi terzi può essere stipulato se non si garantiscono gli stessi standard in vigore nel mercato UE, in termini di sicurezza sanitaria, alimentare ed ambientale, ma - conclude l’assessore Nicola Caputo - anche in termini di sicurezza sul lavoro e diritti dei lavoratori”.
Alla discussione, moderata dalla giornalista Kira Taylor, hanno preso parte importanti interlocutori: Maroš Šefčovič, Vicepresidente esecutivo, Commissario europeo per il Green Deal europeo; Philippe Henry, Vicepresidente della Regione Vallonia; Anna Lisa Boni, Vicesindaco di Bologna; Kyriacos Kakouris, Vicepresidente della Banca europea per gli Investimenti; Kata Tüttő, Vicesindaco di Budapest, primo Vicepresidente della Commissione ENVE del Comitato europeo delle Regioni; Andreas Wolter, Vicesindaco di Colonia, Presidente dell'Alleanza per il Clima; Andries Gryffroy, Consigliere regionale delle Fiandre, membro del Comitato europeo delle Regioni; Vincent Chauvet, Sindaco di Autun, membro del Comitato europeo delle Regioni.