L'intensificarsi degli scambi commerciali e degli spostamenti delle persone per motivi turistici in tutto il mondo ha prodotto l'aumento dei rischi fitosanitari e dei danni ambientali derivati (come il Punteruolo rosso delle palme, Xylella fastidiosa per gli ulivi, Cocciniglia del pino ecc.). In particolare, il forte incremento di scali e voli presso gli aeroporti europei, Italia compresa, ha comportato un sensibile aumento dell'ingresso di vegetali e prodotti vegetali, non regolamentati, e quindi non soggetti a controllo, con la conseguente introduzione di organismi nocivi alle nostre piante e, quindi, causa di danni economici ed ambientali.
Ai sensi dei Regolamenti (UE)
e della normativa nazionale che ne discende l'importazione di materiale vegetale vivo (piante, frutta, ortaggi, fiori recisi, sementi, ecc.) da Paesi terzi è consentita unicamente se tale materiale è scortato da un certificato fitosanitario, rilasciato dalle autorità competenti dello stato da cui proviene che certifica l’assenza di organismi nocivi per le piante.
Ciò vale anche per i materiali vegetali introdotti nel bagaglio dei viaggiatori.
Nei porti ed aeroporti sono organizzati controlli specifici dei passeggeri e dei loro bagagli, da parte dei servizi fitosanitari in collaborazione con la dogana e le forze di polizia.
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