Anno 2014
A cura del Laboratorio Fitopatologico Regionale
Nell'autunno del 2014 si sono verificati numerosi casi di sintomi di stentata crescita accompagnata da annerimento degli stoloni su fragola coltivata (Fragraria x ananassa) (Foto 1). I campioni pervenuti presso il laboratorio Fitopatologico erano costituiti da piantine trapiantate da circa un mese con piccioli, foglie e radici necrotiche oltre ad un subcampione non trapiantato i cui stoloni al taglio presentavano tessuti poco consistenti, nodi corti e ravvicinati (Foto 2 e Foto 3).
I campioni sono stati sottoposti ad osservazione visiva, al fine di indirizzare le indagini analitiche. Le manifestazioni patologiche macroscopiche erano un deperimento a carico della parte ipogea ed epigea, una ridotta vigoria vegetativa e quindi uno sviluppo generale inferiore alla norma. Attraverso una analisi più particolareggiata del colletto delle piantine trapiantate si rilevavano annerimenti diffusi e anche le foglie più vitali presentavano decolorazioni. Le indagini condotte su campioni trapiantati, hanno evidenziato la presenza di una discreta infestazione di nematodi fogliari appartenenti alla specie Aphelenchoides fragariae e la presenza diagenti fungini del genere Fusarium e Rhizopus mentre gli esami sugli stoloni non trapiantati, hanno permesso di accertare solo nematodi dello stesso genere. Questo caso di studio ha messo in luce la seria problematica della qualità sanitaria del materiale di propagazione, la cui origine deve essere sempre certificata.
Gli stoloni di fragole in questione presentavano nematodi fogliari che hanno inciso, già dai primi stadi vegetativi, sul buon esito della produzione. Si consiglia, quindi, di evitare di utilizzare materiale di moltiplicazione quando non si è certi sulla sua provenienza.
In Italia esiste un sistema di certificazione ufficiale, basato su norme tecniche ben precise, messo in atto al fine di assicurare ai produttori piante sane dal punto di vista fitosanitario e geneticamente rispondenti alle caratteristiche varietali.
Questo processo di controllo è volontario, include anche la fragola e ha come finalità il conseguimento di produzioni vivaistiche altamente qualificate, in quanto le piante certificate derivano da materiale ufficialmente controllato nelle diverse fasi della filiera e sono esenti da parassiti e patogeni.