La movimentazione di vegetali e prodotti vegetali da un luogo ad un altro, per motivi commerciali e non, comporta un rischio elevato di introduzione di organismi nocivi esotici, che diffondendosi con estrema velocità possono potenzialmente adattarsi al nuovo ambiente. Tale diffusione può culminare in diverse epidemie (outbreaks) e insediamenti dei nuovi organismi nocivi, causando danni rilevanti alle colture agrarie ed all’ambiente in generale (forestale, urbano ed agrario).
Pertanto, la movimentazione di vegetali a livello internazionale deve essere accompagnata da una certificazione che attesti sostanzialmente l’assenza di organismi nocivi da quarantena per il paese ricevente.
La Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (CIPV o IPPC) sottoscritta praticamente da tutti i Paesi del mondo e depositata presso la direzione generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO Food and Agriculture Organization) dalla sua adozione nel 1951, detta i criteri generali per la protezione delle piante a livello mondiale la cui missione è: assicurare la cooperazione tra nazioni per proteggere le risorse vegetali del mondo contro la diffusione e l'introduzione di parassiti di piante, al fine di preservare la sicurezza alimentare e biodiversità e facilitare il commercio in modo da favorire la libera importazione dei vegetali nel Paese di destinazione mediante l'istituzione di un sistema di controlli effettuati nello Stato di spedizione, reciprocamente riconosciuti e organizzati su basi identiche.
La Convenzione fornisce un quadro d’insieme per la cooperazione internazionale, l'armonizzazione e lo scambio tecnico tra le parti contraenti. La sua implementazione prevede la collaborazione dei National Plant Protection Organizations (NPPOs), cosiddetti Servizi Fitosanitari Nazionali - SFN, ovvero servizi ufficiali stabiliti dai governi per assolvere le funzioni specificate dall'IPPC e organizzazioni regionali per la protezione delle piante (RPPO), come la EPPO (European and mediterranean Plan Protection Organization), che possono fungere da organismi di coordinamento a livello continentale per raggiungere gli obiettivi dell'IPPC.
I Servizi Fitosanitari Nazionali (SFN) svolgono le attività di controllo per i vegetali e prodotti vegetali di competenza del loro territorio, compresi i controlli fitosanitari per certificare una spedizione in import o in export sulla base dei dettami della IPPC.
La legislazione europea con la direttiva 2000/29, recepita dall’Italia con il Dlgs. 214/2005 e ss.mm.ii., ha normato a livello comunitario le procedure per i controlli fitosanitari in import ed export, uguale per tutti i paesi aderenti alla Unione Europea.