Sono tra i parassiti più pericolosi per la coltivazione della patata. In Italia sono comparsi agli inizi degli anni ’60.
I danni causati sono notevoli: nella parte aerea si possono evidenziare sviluppo stentato della pianta, clorosi e deperimenti progressivi fino alla morte. Sulle radici e sui tuberi in formazioni si possono evidenziare le cisti femminili.
Esaminando i tuberi essi si presentano molto piccoli e deformi.
Il nematode dorato si conserva nel terreno allo stadio di cisti contenenti le uova; la sua diffusione, inoltre, può avvenire anche attraverso le cisti che
rimangono aderenti ai tuberi.
Dalle cisti, in primavera, in presenza di nuove coltivazione di patata, fuoriescono le larve che iniziano il ciclo di sviluppo entrando nell'apparato radicale.
La lotta è essenzialmente agronomica: uso di tuberi seme sani, adozione di lunghe rotazioni, uso di cultivar resistenti.
La lotta chimica ha scarsi effetti sulle forme non mobili del nematode (uova e cisti).
Le normative comunitarie considerano i due nematodi organismi nocivi da quarantena e che pertanto ne è vietata l’introduzione e la diffusione.
Registro Ufficiale delle parcelle campionate
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Registro ufficiale Nematodi della patata - anno 2018
Registro ufficiale Nematodi della patata - anno 2019
Registro ufficiale Nematodi della patata - anno 2020
Registro ufficiale Nematodi della patata - anno 2021
Nel Registro Ufficiale delle parcelle campionate, previsto dal Decreto legislativo 08.10.10 ed istituito in Campania con DRD 230 del 20.06.12, sono riportati i risultati degli esami effettuati sulle singole parcelle (1) destinate alla produzione di tuberi-seme e patate da consumo nonché i seguenti vegetali destinati alla piantagione (2): Capsicum spp., Lycopersicon lycopersicum, Solanum melongena, Allium porrum, Beta vulgaris, Brassica spp., Fragaria spp., Asparagus officinalis, Allium ascalonicum, Allium cepa, Dahlia spp., Gladiolus tourn. Ex L., Hyacinthus spp., Iris spp., Lilium spp., Narcissus spp. e Tulipa spp.
Il Registro Ufficiale in formato elettronico, gestito dal Servizio Fitosanitario Regionale, è realizzato su base dell'anno solare e riporta i principali elementi identificativi della parcella.
1) per parcella si intende un appezzamento di terreno condotto dal medesimo coltivatore, delimitato da confini identificabili (strade, capezzagne, canali, scoline ecc.), soggetto al medesimo avvicendamento e nel quale siano impiegate le
medesime attrezzature e tecniche colturali;
2) per parcelle destinate alla produzione di vegetali destinati alla piantagione si intendono parcelle destinate alle produzioni vivaistiche (piantine, bulbi, ecc.).
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