Il Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), approvato con il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero della Salute, del 22 gennaio 2014, al punto A.7.2.2 prevede, tra l’altro, che le Regioni e le Province Autonome provvedano ad attivare una Rete di monitoraggio sullo sviluppo delle principali avversità parassitarie, al fine di garantire agli utilizzatori finali di prodotti fitosanitari la disponibilità di bollettini che, sulla base dei risultati delle elaborazioni dei modelli previsionali e dei dati del monitoraggio, forniscano informazioni a supporto dell’applicazione della difesa integrata.
In Regione Campania, già a partire dagli anni Novanta, è stato attivo il “Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata” (PRLFI), un programma di interventi che aveva come obiettivo la diffusione delle tecniche di difesa integrata delle colture, al fine di salvaguardare la salute dei consumatori e quella degli operatori agricoli, tutelando l’ambiente attraverso la limitazione dell’impiego dei prodotti fitosanitari ad elevata tossicità e promuovendo l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, poco tossici e selettivi nei confronti dell’artropodofauna utile.
Con l’entrata in vigore della difesa integrata obbligatoria, l’esperienza acquisita con il PRLFI ha rappresentato una solida base sulla quale organizzare la rete di monitoraggio per l’applicazione dei principi di difesa integrata obbligatoria.
L'attività è coordinata dalla Unità Operativa Dirigenziale (UOD) 500721 Servizio Fitosanitario mentre il monitoraggio in campo e la redazione dei bollettini fitosanitari sono attuati sia dalle UU.OO.DD. provinciali di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno che dall'UOD Servizio Fitosanitario.
Caratteristiche della rete
La costituzione di una rete di monitoraggio delle avversità parassitarie consente di conoscere l’andamento delle principali problematiche fitosanitarie in campo sulla base delle quali costruire le strategie di difesa delle colture a basso impatto ambientale.
Già nell’ambito del PRLFI era previsto il monitoraggio delle avversità in campo per le colture di maggiore interesse a livello regionale attraverso una rete costituita da aziende agricole, rappresentative di aree omogenee per coltura, definite Unità Territoriali di Monitoraggio (UTM). Pertanto, la Rete attualmente attivata riprende la struttura del PRLFI di campionamento eseguito presso aziende di riferimento definite UTM, riorganizzata secondo i criteri e principi previsti dal PAN. Il numero delle UTM è definito prioritariamente sulla base della consistenza delle diverse colture a livello regionale ma sono tenuti in considerazione anche altri elementi quali l’insorgenza di particolari emergenze fitosanitarie verificatesi negli ultimi anni (cinipide sul castagno, PSA su kiwi, cimice asiatica ecc.) nei confronti delle quali il monitoraggio rappresenta un elemento di conoscenza imprescindibile al loro contenimento. Il numero e la distribuzione territoriale delle aziende agricole monitorate (UTM) è stata stabilita d’intesa tra l’UOD Servizio Fitosanitario e le UU.OO.DD. provinciali.
Aggiornamento anno 2024
Per l'anno 2024 la Rete di monitoraggio risulta così articolata:
AVELLINO | BENEVENTO | CASERTA | NAPOLI | SALERNO | TOTALE | |
---|---|---|---|---|---|---|
ACTINIDIA | 0 | 0 | 2 | 0 | 2 | 4 |
AGRUMI | 0 | 0 | 1 | 1 | 2 | 4 |
CASTAGNO | 6 | 0 | 1 | 0 | 3 | 10 |
CEREALI | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 |
CILIEGIO | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 3 |
FRAGOLA | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 2 |
MELO | 0 | 0 | 3 | 1 | 1 | 5 |
NOCCIOLO | 6 | 0 | 3 | 2 | 2 | 13 |
NOCE | 0 | 0 | 1 | 4 | 1 | 6 |
OLIVO | 6 | 4 | 8 | 3 | 8 | 29 |
PATATA | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 2 |
PERO | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 |
PESCO | 0 | 0 | 5 | 2 | 1 | 8 |
POMODORO | 0 | 0 | 2 | 2 | 0 | 4 |
VITE | 7 | 4 | 3 | 3 | 2 | 19 |
totale | 27 | 8 | 32 | 21 | 24 | 112 |
Monitoraggio aziendale
Il monitoraggio viene eseguito durante il corso dell’anno con visite settimanali nel periodo marzo-settembre e mensili nel periodo ottobre – febbraio (eccetto per gli oliveti dove sono settimanali anche nel mese di ottobre). Durante i sopralluoghi, i tecnici controllano l’eventuale presenza di avversità parassitarie e rilevano i dati relativi agli stadi fenologici delle colture oggetto di osservazione; per monitorare la popolazione dei fitofagi, inoltre, vengono installate specifiche trappole attrattive (cromotropiche e/o a feromoni) e vengono effettuati campionamenti delle parti vegetali (foglie, fiori, frutti) secondo quanto previsto dalle Norme tecniche regionali di difesa integrata vigenti. Per le aziende agricole che ricadono al di fuori dei territori coperti dalla rete, la consulenza fitosanitaria viene fornita a richiesta dalle UU.OO.DD. provinciali.
Informatizzazione dei dati: la piattaforma SIMFITO
I dati rilevati durante il monitoraggio svolto nelle UTM sono informatizzati utilizzando il programma denominato Sistema Informativo per il Monitoraggio Fitosanitario (S.I.M.Fito) realizzato dalla Regione Campania S.I.M.Fito. Tale programma è una piattaforma cartografica web-based che consente, infatti, sia l’inserimento dei dati relativi ai monitoraggi che la loro visualizzazione geografica.
Bollettini Fitosanitari
Le informazioni raccolte in campo durante le visite svolte nelle UTM vengono divulgate attraverso i Bollettini fitosanitari, al fine di individuare le strategie di difesa integrata più idonee da adottare, come previsto dal PAN.
I bollettini sono consultabili anche attraverso la app del servizio fitosanitario scaricabile da questo sito.