La legge quadro nazionale di riferimento in materia forestale è il Regio Decreto 30/12/1923, n. 3267, il quale all'art. 130, prescrive l'obbligo di gestione dei boschi e dei pascoli pubblici in base ad un Piano Economico.
Successivamente, in materia di politica forestale, le diverse regioni italiane hanno legiferato in maniera autonoma ed anche la Regione Campania si è dotata di una propria normativa forestale, ovvero:
Il Regolamento forestale n. 3/2017, redatto ai sensi dell'articolo 12 della Legge Regionale 20 gennaio 2017, n. 3, ha sostituito gli allegati A, B, C, D della L. R. 11/96 ed ha altresì abrogato alcuni suoi articoli o parti di essi.
Il Regolamento forestale n. 3/2017 persegue tra le altre, le finalità della gestione sostenibile dei beni silvo-pastorali attraverso la conservazione, il miglioramento e l'ampliamento del patrimonio boschivo regionale, l'incremento della produzione legnosa, la difesa del suolo e la sistemazione idraulico-forestale, la prevenzione e la difesa dei boschi dagli incendi, la conservazione ed il miglioramento dei pascoli montani, la tutela delle produzioni secondarie, della biodiversità e di tutte le funzioni ecosistemiche e paesaggistiche delle aree forestali.
Per il conseguimento di tali finalità vengono forniti degli indirizzi pianificatori da attuarsi attraverso il "Piano Forestale Generale" (P.F.G.), i Piani Forestali Territoriali (P.F.T.) ed i "Piani di Gestione Forestale" (P.G.F.) redatti in conformità al succitato Regolamento.
Con il Regolamento regionale n. 3/2017 è stato introdotto l'obbligo della redazione del P.G.F. per superfici complessive maggiori/uguali a 100 ettari non solo per i Comuni ed Enti pubblici ma anche per i proprietari privati. Per le superficie comprese tra 10 e 100 ettari non vi è l'obbligo a meno che non si voglia procedere con le utilizzazioni boschive, si vogliano pianificare dei miglioramenti o destinare dette superfici all'esercizio della pratica del pascolo.
Con i P.G.F. vengono disciplinate ed indirizzate le utilizzazioni boschive e l'uso dei pascoli, nonché individuati i boschi di protezione e dei materiali di base, gli interventi di rimboschimento, di ricostituzione boschiva, di sistemazione idraulico- forestale, di miglioramento dei pascoli oltreché quelli finalizzati all'uso delle risorse silvo-pastorali ai fini ricreativi e di protezione dell'ambiente naturale. Vengono, inoltre, forniti indirizzi per la tutela della biodiversità, idrogeologica del territorio e per la sua messa in sicurezza. Infine, i singoli P.G.F. devono contenere precise indicazioni circa le modalità di raccolta dei prodotti secondarti e di godimento e stato dei diritti degli usi civici.
Di seguito si riporta, distinta per provincia, la superficie regionale che è stata oggetto di pianificazione forestale:
Provincia |
Totale superficie demaniale pianificata - Ha |
Superficie boscata - Ha |
Superficie pascolabile - Ha |
Altre superfici - Ha |
---|---|---|---|---|
Avellino |
32.909,49 |
27.955,40 |
3.646,17 |
1.307,92 |
Benevento |
17.964,41 |
12.894,14 |
4.591,10 |
479,17 |
Caserta |
34.885,42 |
26.520,26 |
7.618,45 |
746,71 |
Napoli |
2.283,62 |
1.641,68 |
612,93 |
29,01 |
Salerno |
112.626,97 |
73.880,28 |
35.686,90 |
3.059,79 |
TOTALE |
200.669,91 |
142.891,76 |
52.155,55 |
5.622,60 |