Di boschi da seme, ovvero popolamenti in cui è possibile prelevare semi o altri materiali di moltiplicazione di specie forestali autoctone, se ne parlava già nei primi anni ‘60. Infatti la Comunità Economica Europea nell'anno 1966 emanò la direttiva 66/404/CEE; successivamente lo Stato italiano ha normato la materia con la legge 269 del 1973 e poi con il Decreto legislativo n. 386 del 2003 con il quale ha recepito la Direttiva 1999/105/CE relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione.
Con il progetto “Produzioni vivaistiche forestali nelle strutture regionali – Individuazione di Materiali di Base”, approvato con Delibera di Giunta regionale n. 3113 del 28 giugno 2002, sono state poste le basi per la Regione Campania sulla ricerca e sperimentazione nel settore delle risorse Genetiche Forestali. Si è partiti dal presupposto che per realizzare con successo rimboschimenti, imboschimenti, rinaturalizzazioni ed altri interventi silvocolturali è indispensabile utilizzare materiale di propagazione autoctono, al fine di avere maggiori probabilità di attecchimento degli impianti e soprattutto evitare un possibile inquinamento del patrimonio genetico delle popolazioni locali e quindi la perdita di biodiversità.
Il progetto ha contribuito a ridurre il gap esistente in special modo con alcune regioni del centro-nord che già hanno costituito da anni una consistente rete di boschi ed arboreti da seme. Infatti, grazie alle attività svolte, la Campania:
Sono state quindi, in pochi anni, poste le basi di un settore che nella regione risulta essere strategico. Infatti, nella nuova programmazione sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), di cui al Programma di Sviluppo Rurale per la Campania 2014-2020, è previsto che per le misure di tipo”forestale” che prevedono interventi di forestazione, vengano utilizzati, esclusivamente, materiali di propagazione forestali provvisti di un certificato di provenienza o di identità clonale rilasciati ai sensi delle normative europee e nazionali.
Nel lungo termine, in qualità di regione mediterranea, la Campania dovrà inoltre far fronte al problema di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Pertanto, una filiera vivaistica regionale forestale in grado di rispondere a queste esigenze con una certa rapidità assume un elevato significato per le scelte politiche sul territorio e per gli aspetti sociali ad esse collegati.
Salvatore Apuzzo: tel. 081 7967774 - fax 081 7967752 - email salvatore.apuzzo@regione.campania.it
Legge n. 269 del 1973 (pdf 38 Kb)
Direttiva CE 105/1999 (pdf 319 Kb)
Decreto del Presidente della Giunta regionale n.36 del 17/02/2010 (pdf 64 Kb)
Delibera di Giunta regionale n. 3113 del 28 giugno 2002 (pdf 76 Kb)
Decreto legislativo n. 386 del 2003 (pdf 169 Kb)