Rifiuti agricoli

Gestione sostenibile dei rifiuti agricoli


riuso

A partire dal 1° gennaio 2021, per effetto delle modifiche apportate dal D.lgs. n. 116/2020 alla Parte Quarta del Decreto legislativo n. 152/2006, i rifiuti prodotti dalle attività connesse alle attività agricole non sono più classificati come urbani ma sono considerati speciali, alla stregua di quelli delle attività agricole principali.

Quindi, a titolo di esempio, i rifiuti degli agriturismi che forniscono i servizi di ricezione e ospitalità come pure i rifiuti delle imprese che effettuano la vendita diretta di prodotti agricoli e trasformati, inclusi piante e fiori, nonché delle imprese florovivaistiche, non sono più assimilati agli urbani.

Ne consegue che per gli agricoltori che decidono di smaltire autonomamente queste tipologie di rifiuti, senza quindi più avvalersi del gestore pubblico, è prevista, secondo i casi, una esenzione totale o parziale della TARI, previa comunicazione preventiva allo stesso gestore.

Inoltre, per consentire alle imprese agricole di organizzare l’uscita definitiva dal servizio pubblico, è necessario assicurare un periodo transitorio di gestione dei rifiuti speciali in virtù del regime giuridico antecedente alla riforma, da concordare a titolo volontario dall’imprenditore agricolo con il gestore del servizio pubblico.

Appare pertanto necessario che le imprese agricole siano adeguatamente supportate nella scelta di come organizzare la gestione dei propri rifiuti speciali sia per quanto riguarda la scelta dei tempi che per le modalità di smaltimento, secondo i principi dell’economicità e nel rispetto della sostenibilità ambientale

Alla luce di quanto detto, la Direzione Generale delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha siglato un accordo di collaborazione rispettivamente con Coldiretti Campania e CIA Campania (secondo lo schema approvato con DRD n. 207 del 21.04.2022) con l’obiettivo di realizzare congiuntamente iniziative di informazione e formazione per sensibilizzare tutti gli attori della filiera e di promuovere, in particolare, filiere sostenibili che prevedano anche l’autocompostaggio agricolo e un impiego efficiente del compost prodotto. Accordi analoghi possono essere siglati anche con le altre Organizzazioni professionali agricole che manifestino la volontà di voler intraprendere tale percorso ed attuare iniziative divulgative presso i loro associati.

Oltre alle imprese agricole, per assicurare l’efficienza, l’efficacia e la qualità delle procedure tecnico-operative, è auspicabile l’adesione all’accordo anche delle Amministrazioni Comunali interessate attraverso l’invio di una manifestazione d’interesse, redatta secondo lo schema di seguiti scaricabile, al seguente indirizzo pec: dg.500700@pec.regione.campania.it

Adesione Comuni

Per agevolare la realizzazione di filiere sostenibili di compostaggio assicurando l’efficienza, l’efficacia e la qualità delle procedure tecnico-operative, possono aderire al presente accordo anche le Amministrazioni Comunali inviando una manifestazione d’interesse al seguente indirizzo pec:

dg.500700@pec.regione.campania.it

modello di adesione (docx 20 Kb)

Documentazione

Compostaggio in aziende agricole e agriturismi

Comuni aderenti - accordo Regione/Coldiretti

  • Striano (NA)
  • Vallata (AV)