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POMODORINO VESUVIANO

pomodorino vesuviano

Il Pomodorino Vesuviano è uno dei prodotti più tipici ed antichi dell'agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano. Agli effetti dell'azione di tutela si è riscontrato che l'aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l'antica pratica di conservazione "al piennolo", cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o "scocche" di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene sospeso in locali aereati, assicurando così l'ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell'inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso: è impossibile non trovare un buon napoletano che non utilizzi il pomodorino del piennolo nel tradizionale menù natalizio che prevede la preparazione di "spaghetti e vongole". Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio viene apprezzato sul mercato sia allo stato fresco, venduto appena raccolto sui mercati locali, che nella tipica forma conservata in appesa o "al piennolo", oppure anche come conserva in vetro, secondo un'antica ricetta familiare dell'area, denominata "a pacchetelle", anch'essa contemplata nel disciplinare di produzione. L'area tipica di produzione e conservazione del pomodorino del piennolo coincide con l'intera estensione del complesso vulcanico del Somma-Vesuvio, includendo le sue pendici degradanti sino quasi al livello del mare. Ordinariamente la raccolta viene effettuata recidendo i grappoli interi, quando su di essi sono presenti almeno il 70% di pomodorini rossi, mentre gli altri sono in fase di maturazione. Nel suo ambiente di elezione, le falde del Vesuvio, la qualità del pomodorino raggiunge punte di eccellenza. Proprio la ricchezza in acidi organici determina la vivacità o "acidulità" di gusto, che è il carattere distintivo del pomodorino del Vesuvio. Ciò, oltre a derivare da una peculiarità genetica, è indice di un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale, con ridotto ricorso a fertilizzanti e ad acque d'irrigazione, che rende tale coltura particolarmente adatta ad un'area protetta, quale quella del Parco Nazionale del Vesuvio.

english flag The "Pomodorino Vesuviano" will shortly achieve the DOP label: the procedure to assign the label is almost finished. The Pomodorino (a kind of small tomato) is one of the most typical and ancient products of Campanian agriculture: as far as the tradition goes, most Neapolitan Nativity scenes include it among the typical objects displayed for the celebration of Christmas. When the standard for the protection of the product has been set, the main feature which has been detected is the way the Vesuvian pomodorini are stored, which is called "al piennolo". It is a traditional technique, meant to stick together some bunches (or "scocche") of ripe pomodorini till they form a big bunch which then is hung in a well-aired room, thus allowing an ideal storing of the precious harvest till the end of the winter. As months go by, pomodorini, while losing their turgidity, gain a flavour of rare delight. The Pomodorino del Piennolo del Vesuvio is appreciated and well-reputed on the market in its "fresh" version, when it is sold in local marketplaces soon after it is picked, as well as in its typical "al piennolo" way of storing, or even when it is canned in glass, according to an ancient local recipe, known as «pacchetelle», included in the Dop standard. The typical area of production and storing of the «pomodorino del piennolo» is the territory of the Somma-Vesuviana volcanic complex, with its slopes reaching almost sea level. In its favourite environment – the Vesuvian slopes – the pomodorino quality reaches its top. Its richness in organic acids accounts for its sharp and slightly acid flavour, which is its distinguishing feature.