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Tignola rigata degli agrumi e della vite (Cryptoblabes gnidiella): andamento delle catture nel 2020

comunicazione



La tignola rigata degli agrumi e della vite Cryptoblabes gnidiella, è una specie mediterranea considerata come un potenziale nuovo fitofago chiave della vite nelle regioni meridionali (Bagnoli e Lucchi, 2001, Lucchi et al., 2011, Carlomagno et al., 2018). Gli adulti, lunghi 7-9 mm, hanno ali anteriori grigio scure, striate longitudinalmente da squame rossastre e attraversate trasversalmente da due fasce più chiare che facilitano il riconoscimento della specie (Lentini et al., 2015).

Visto il crescente interesse verso il fitofago la Regione Campania, in collaborazione con il CNR- Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, nell’ambito delle attività del progetto URCoFI , ha redatto un piano di monitoraggio della specie in tre importanti areali della viticoltura Campana, prevedendo l’installazione di trappole di tipo “delta” con feromone sessuale specifico per C. gnidiella:

  • 4 nella provincia di Benevento suddivise nei comuni di Telese Terme, Ponte e Solopaca.
  • 5 nell’areale Flegreo suddivise nei comuni di Pozzuoli e Napoli.
  • 5 sull’isola d’Ischia suddivise nei comuni di Lacco Ameno e Forio.

Le trappole sono state installate all’inizio dell’estate e controllate con cadenza bisettimanale fino ad ottobre. La sostituzione degli erogatori è avvenuta ogni 4 settimane. Il monitoraggio con trappole è stato anche integrato con un controllo visivo dei grappoli (10 grappoli/sito).

Il range di catture è stato di 0-15 esemplari/trappola nel mese di luglio, mentre si è assistito ad un deciso incremento delle catture a partire da fine agosto, così come verificato da altri autori a Barletta (BT) e in Toscana (Carlomagno et al., 2018; Bagnoli e Lucchi, 2001). I picchi sono stati osservati a fine agosto con 52 catture a Forio d’Ischia, a metà settembre in provincia di Napoli con 250 esemplari catturati su una trappola, agli inizi di ottobre nel beneventano con 91 rinvenimenti a Telese Terme. Il maggior numero di esemplari è stato ritrovato a basse altitudini, nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Telese Terme (BN) e Forio (NA), mentre nei siti a maggiore altitudine [Solopaca (BN) e Ponte (BN)] la presenza della specie è risultata limitata.

Nonostante il numero rilevante di esemplari rinvenuti nei diversi comprensori, sono stati osservati solo danni lievi sulle colture. Il controllo visivo sui grappoli, effettuato contestualmente al monitoraggio con trappole, ha infatti mostrato segni di attacco di entità lieve.

Il feromone sessuale utilizzato non è risultato specifico per C. gnidiella, poiché ha catturato anche altre specie di lepidotteri tra cui Duponchelia fovealis ed altre specie in corso di identificazione.