
Ercolano (NA)
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Responsabile tecnico scientifico
Mauro Mori
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Il progetto si propone di favorire lo sviluppo della filiera del pomodorino del Piennolo del Vesuvio “sostenibile” e con elevati standard qualitativi.
Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati si prevede la messa a punto di protocolli di coltivazione che utilizzeranno prodotti a basso impatto ambientale.
Altro aspetto che verrà preso in considerazione riguarderà la selezione di una o più cultivar con un maggior contenuto di sostanze antiossidanti, la realizzazione di nuovi prototipi di prodotti trasformati ad elevata valenza organolettica e salutistico-nutrizionale e che in fase di trasformazione producano meno scarti possibile.
Una parte importante delle attività progettuali riguarderà la selezione di uno o più genotipi da iscrivere al Repertorio regionale delle Risorse Genetiche a rischio estinzione.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL PROGETTO
Il progetto si articolerà in 6 WP, di cui il primo prevede attività di coordinamento e l’ultimo di divulgazione.
Di seguito si riportano in maniera sintetica le attività previste per i rimanti WP:
DESCRIZIONE DEL CONTESTO DEL PROGETTO
La valorizzazione di produzioni legate al territorio è essenziale per preservarne la biodiversità.
Se da un lato le produzioni tipiche di un territorio sono realizzate grazie ad un’elevata specializzazione degli agricoltori, dall’altro la mancanza di un coordinamento dei produttori nelle attività di filiera fa sì che il prodotto non venga adeguatamente valorizzato.
Nello specifico, il pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP attualmente designa il frutto degli ecotipi della specie Lycopersicon esculentum Mill. denominati “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”.
Oltre a tali cultivar nel corso degli anni sono stati censiti altri 13 ecotipi e molte altre popolazioni sono state individuate ma non tutte sono state oggetto di caratterizzazione agronomica, merceologica, chimico-fisica, nutrizionale e molecolare.
Di tutte le popolazioni sopra richiamate si conosce molto poco riguardo al loro grado di adattabilità agli stress abiotici e biotici ed in particolare alle loro possibili risposte in relazione all’applicazione di protocolli colturali che utilizzano biostimolanti, agrofarmaci e corroboranti a basso impatto ambientale.
Inoltre, le nuove esigenze espresse dai consumatori sempre più attenti agli aspetti salutistici e ambientali dei prodotti acquistati richiedono l’individuazione di nuovi processi di trasformazione che salvaguardino il valore nutritivo del prodotto (presenza di sostanze antiossidanti) e riducano gli scarti di lavorazione.
Partendo da questo contesto, il progetto PESTARE propone un modello di filiera che promuove e valorizza il pomodorino del piennolo in termini di riduzione dell'impatto ambientale, sviluppo di nuovi prodotti e nuove forme di relazioni di filiera.
COMMENTI AGGIUNTIVI
La valorizzazione delle produzioni legate al territorio è essenziale per preservare la biodiversità del patrimonio genetico. Queste produzioni tipiche sono generalmente realizzate grazie ad un’elevata specializzazione degli agricoltori, ma la mancanza di un coordinamento delle attività svolte dai singoli produttori fa sì che il potenziale commerciale di queste produzioni non sempre è adeguatamente valorizzato. Il modello di filiera che si intende promuovere nell’ambito del progetto PESTARE mira a valorizzare il “Pomodorino del Piennolo” favorendone un maggiore consumo attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, sostenendo nuove forme di relazioni tra gli operatori della filiera volta ad una distribuzione più equa dei ricavi e dando ai consumatori un’immagine del prodotto che viene coltivato che rispetta l’ambiente e offre assolute garanzie circa la salubrità del prodotto che consumeranno.
DESCRIZIONE DELL’INNOVAZIONE
L’innovazione che il progetto apporterà nell’ambito della filiera del pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP consiste nell’utilizzo di nuovi mezzi tecnici da parte degli agricoltori, indicandone le modalità più opportune di somministrazione nelle fasi di coltivazione e di difesa della coltura attraverso la definizione di un protocollo che consenta di realizzare un prodotto a basso impatto ambientale e maggiormente salubre.
In particolare, i biostimolanti che si consiglieranno saranno in grado di migliorare la capacità delle piante di tollerare gli stress abiotici (migliore adattamento ai cambiamenti climatici) e favoriranno la salvaguardia della fertilità del suolo.
I prodotti che si proporranno per la difesa comporteranno invece una riduzione dell’incidenza e/o della gravità delle malattie, ma consentiranno anche una riduzione della perdita in post-raccolta delle bacche, sia limitando fenomeni quali il cracking che incrementando la shelf-life dei piennoli.
L’identificazione di cultivar di pomodorino con buoni valori di sostanze antiossidanti e la loro segnalazione/iscrizione al “Repertorio Regionale delle Risorse Genetiche a rischio estinzione” rappresenterà un’ulteriore innovazione di carattere estremamente pratico che verrà accompagnata dalla produzione di lotti di sementi in purezza che saranno resi disponibili agli agricoltori che ne faranno richiesta. Si ridurrà così l’utilizzo di semi autoriprodotti dagli agricoltori che spesso creano problemi di varia natura tra cui quelli di tipo fitosanitario.
Le cultivar di pomodorino proposte alle aziende agricole saranno anche quelle che meglio risponderanno alle esigenze di mercato in termini agronomici e salutistico-nutrizionale.
DESTINATARI POTENZIALI DELL’INNOVAZIONE
Il progetto tende ad introdurre innovazioni di tipo agronomico e tecnologico.
In particolare, per quanto riguarda gli aspetti agronomici, si ritiene che non sussistano difficoltà nell’applicazione delle innovazioni proposte. Il progetto porterà, infatti, all’applicazione di protocolli di coltivazione che privilegeranno l’utilizzazione di biostimolanti, agrofarmaci e corroboranti. Inoltre, i nuovi ecotipi di pomodorino del piennolo che verranno identificati nel corso del progetto daranno maggiori possibilità di scelta agli imprenditori agricoli circa il materiale da coltivare in azienda.
In relazione all’introduzione delle nuove tecnologie di lavorazione del pomodorino DOP si ritiene che se i risultati del progetto accerteranno l’effettivo interesse dei consumatori per i nuovi prodotti (passate integrali e altri prodotti ricchi di antiossidanti) e quindi la convenienza economica a produrli, molti piccoli imprenditori agricoli che già trasformano il loro pomodorino o anche piccole aziende che operano esclusivamente nel settore della trasformazioni degli ortaggi, potrebbero adeguare i loro impianti adottando l’innovazione.
PARTNER DEL PROGETTO
Importo
300.000,00 €
Convegno finale di presentazione dei risultati
Incontri divulgativi
La ricerca applicata all'agricoltura. Pomodorino del piennolo del Vesuvio: sostenibilità, qualità, difesa dell'ambiente
Portici (NA) - 20 dicembre 2024 ore 11.00
Messa a punto di sistemi colturali innovativi ed ecosostenibili per la filiera del Pomodorino del piennolo del Vesuvio
Incontro divulgativo a "Eruzioni del gusto 2024"
Napoli Pietrarsa 27 ottobre 2024 ore 12.30
Programma del convegno (pdf 193 Kb)
Avviso di selezione per il conferimento di due borse di studio
chiuso 13 giugno 2024
Avviso di selezione per il conferimento di un incarico di consulenza specialistica
chiuso 10 giugno 2024 - ore 12.00
Bando di selezione per l'assegnazione di una borsa di studio (Rif. 01/2024 BORSA BAT/PESTARE)
Bando di selezione per l'assegnazione di una borsa di studio (Rif. 02/2024 BORSA BAT/PESTARE)
chiusi 18 aprile 2024 - ore 12.00