Piaggine (SA)
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Responsabile tecnico scientifico
Albino MAGGIO
Sintesi del progetto
È stato stimato che il valore del mercato dell’agricoltura in ambiente controllato (idroponica, aeroponica, acquaponica) abbia interessato globalmente, nel 2021, un giro d’affari di oltre 4 miliardi di dollari. La tecnica fuori-suolo è in crescita anche in Campania. La scelta dei substrati di coltivazione è un elemento essenziale del fuori-suolo perché dalle loro proprietà dipendono le interazioni che si instaurano con la specie coltivata in termini di relazioni idriche, nutrizionali e fitosanitarie. Tuttavia, nonostante i più diffusi substrati (torba, perlite, pomice, fibra di cocco, lana di roccia e argilla espansa) siano stati caratterizzati rispetto alle loro proprietà chimicofisiche, l’introduzione di nuove colture e nuove tecniche colturali, la crescente sensibilità verso il recupero di materiali nell’ottica della circolarità e le problematiche legate alla “stanchezza” dei substrati richiedono una rinnovata attenzione a supporto degli agricoltori.
L’obiettivo della proposta progettuale è quello di reinterpretare le caratteristiche dei substrati di coltivazione in fuori suolo rispetto a:
Le attività di ricerca verranno organizzate e articolate in 4 linee di lavoro che metteranno a confronto almeno 6 substrati (4 standard e 2 innovativi) tra i più diffusi in coltura fuori suolo rispetto a coltura modello per l’orticoltura e l’ortoflorovivaismo. I risultati attesi consentiranno al settore dell’orticoltura e ortoflorovivaismo fuori suolo, di effettuare scelte su base scientifica e informata rispetto al substrato più idoneo da utilizzare nel rispetto dei principi fondamentali della sostenibilità
Partner del Progetto