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M19 - Buone pratiche Leader


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GAL Irpinia-Sannio scarl e GAL Cilsi Consorzio
CiLab: in cammino per un Parco circolare

Descrizione del progetto

Il progetto CiLab, nato dalla collaborazione tra il Parco Regionale dei Monti Picentini, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR, ha attivato un processo per indirizzare lo sviluppo e la valorizzazione del Parco Regionale dei Monti Picentini verso un modello di Parco Circolare. L’idea di Parco che si è inteso sviluppare rappresenta la base per un programma di interventi strategici e di azioni tattiche per la rigenerazione, la conservazione integrata e la gestione sostenibile e auto-sostenibile del paesaggio e delle sue risorse, che si possano sviluppare nel tempo con differenti velocità, individuando azioni di breve, medio e lungo periodo. Si delinea, pertanto, un percorso programmatico e, allo stesso tempo, metabolico che rimetta in circolo risorse già presenti sul territorio, restituendo loro nuova vita, in coerenza con una tradizione che vedeva l’uso parsimonioso delle risorse ed un loro sapiente riciclo nelle pratiche del quotidiano.

In quest’ottica, il Parco si configura come un contesto di “enabling” teso a riconoscere e favorire i diversi processi di produttività territoriale, latenti ed emergenti, attivando e coordinando azioni inclusive, inter-scalari, e multidimensionali, tese a generare sia valori economici che valori intrinseci. A tale scopo, il progetto è strutturato secondo un approccio collaborativo e interdisciplinare, il cui programma si sviluppa attraverso attività laboratoriali in cui “praticare la conoscenza” intorno alle tematiche che maggiormente valorizzano le vocazioni del Parco:

  • Laboratorio “Escursionismo ed Ambiente”;
  • Laboratorio “Enogastronomia, Ruralità e Food-Design”;
  • Laboratorio “Architettura, Cultura e Design”.

I laboratori sono strutturati intorno al tema del “cammino” come metafora del processo progettuale. Esso si propone come modalità per conoscere direttamente i luoghi e le persone, creare affezione ai luoghi e rafforzare i legami tra le persone, costruire una profonda consapevolezza (sociale, culturale, ecologica, economica) delle specificità di ciascuna realtà che caratterizza i comuni del Parco. Destinatari delle attività laboratoriali sono: i cittadini dei Comuni del Parco e dei territori limitrofi (quali destinatari delle attività di sensibilizzazione), le associazioni locali (quale supporto al processo di promozione del territorio), gli artigiani, imprenditori e liberi professionisti (quali detentori della sapienza locale), gli aspiranti Tecnici della Progettazione turistica locale (quali destinatari del processo di empowerment e futuri promotori del Parco). Questi ultimi rappresentano, in particolare, i destinatari diretti di un percorso di formazione di 200 ore rivolto ai cittadini del Parco teso a sviluppare consapevolezza circa il patrimonio materiale e immateriale dell’area protetta e competenze specifiche per la sua promozione e valorizzazione.

Risultati attesi

  • Potenziare e valorizzare le aree rurali interne attraverso azioni di conoscenza, sensibilizzazione e riqualificazione;
  • integrare l’approccio dell’economia circolare con la valorizzazione e gestione del Parco;
  • riconoscere la cultura materiale locale attraverso il riuso e il riciclo delle risorse del Parco;
  • responsabilizzare la comunità locale verso la cura del proprio patrimonio (comunità come “custode di patrimonio”);
  • potenziare le competenze degli attori locali, in una visione produttiva del Parco che valorizzi i processi di filiera;
  • potenziare le competenze professionali al fine di incrementare i livelli di occupazione e individuare nuove opportunità di lavoro.

Risultati conseguiti

Molti dei risultati attesi sono stati perseguiti. A causa di difficoltà dovute al Covid ed alla successione nella presidenza del Parco, il progetto ha vissuto molti momenti di interruzione per i quali sono state chieste ed ottenute diverse proroghe. Per tali motivi, alcuni stakeholders e comunità di interesse non sono state coinvolte, limitando la platea dei beneficiari e le occasioni di scambio di conoscenza. Nonostante ciò, i risultati che il progetto ha perseguito identificano alcune delle componenti strategiche in grado di supportare la transizione verso un modello innovativo di governance e gestione del Parco, basato sui principi dell’Economia Circolare. Ciò ha permesso di valorizzare e promuovere le diverse risorse di scarto, dal capitale ambientale e culturale al capitale umano, identificando dei processi di filiera rigenerativi, tra cui:

  • attivazione di una rete tra stakeholder chiave del Parco attraverso la sperimentazione di strumenti di coinvolgimento attivo e di promozione di una sensibilità e consapevolezza ambientale;
  • attivazione di nuove competenze e professionalità, soprattutto tra i giovani, che si propongono come agenti per la transizione del Parco verso un modello circolare teso a ridurre lo spopolamento dei comuni del Parco;
  • attivazione di un processo di divulgazione attraverso un documentario video, conferenze, e di disseminazione attraverso pubblicazioni dei risultati del progetto, tra cui il Cookbook che si propone come una sorta di ricettario da consultare e dal quale trarre ispirazioni per sperimentazioni e processi di rigenerazione.

Info

PSR - MISURA Tipologia di Intervento 7.6.1

Pagina web del Progetto

Importo del progetto: € 74.904,56

Contributo pubblico: € 74.904,56