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M19 - Buone pratiche Leader


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GAL Alto Tammaro
Nero a metà - L’allevamento di TGAA Casertana e Nero a metà nell’Alto Tammaro

Descrizione del progetto

NeroaMetà è il progetto finanziato dal GAL Alto Tammaro grazie al quale il GO ha attivato la filiera pubblico-privata finalizzata alla produzione di salumi e prosciutti. Il progetto incentra la propria strategia sull’allevamento estensivo dei suini “sistema semibrado controllato” concepito in ottica di salvaguardia ambientale, benessere animale e tutela della biodiversità. L’impianto progettuale rievoca in chiave moderna l’identità storico-culturale della zootecnia tradizionale dell’Alto Tammaro. Tra gli obiettivi specifici, il Gruppo Operativo ha voluto rimarcare l’importanza che riveste l’allevamento del suino all’aperto dal punto di vista ambientale e del benessere animale in un territorio che al 30 giugno 2024 fa registrare una popolazione di 15.949 suini nell’Alto Tammaroe e 8261 nel Titerno (dati Sistema Informativo Veterinario). Una popolazione suinicola importante dal punto di vista demografico non c’è dubbio, ma ancora insufficiente in materia di tutela della biodiversità e qualità delle produzioni. Con NeroaMetà si vuole contribuire alla promozione di linee genetiche che possano restituire al territorio l’identità di una suinicoltura sostenibile che tuteli i patrimoni genetici autoctoni e, nel contempo, possa offrire l’opportunità di sperimentare nuove linee genetiche riconoscibili, ad alta redditività e competitività. Da queste premesse, il progetto si pone, quindi, ulteriori obiettivi a cascata:

  • la diffusione ed incremento demografico del suino autoctono di razza “Casertana” e di cui oggi si contano poche centinaia di capi. Un tipo Genetico Autoctono Antico che, nonostante la naturale evoluzione dovuta all’interazione gene-ambiente, conserva i connotati morfologici e funzionali originari. Un suino da cui si possono ottenere produzioni di elevatissimo pregio, specialità che per qualità nutrizionale e funzionale non temono confronti con nessun prodotto di specie presente sui mercati nazionali ed internazionali;
  • individuare e sperimentare una linea genetica più performante, idonea all’allevamento semibrado controllato e che potesse garantire maggiore redditività e competitività aziendale in risposta alla richiesta degli allevatori intenzionati a praticare la suinicoltura sostenibile;
  • implementare il numero di allevamenti a basso impatto ambientale attraverso l’adozione del sistema semibrado “controllato” del suino;
  • sperimentare una nuova linea genetica con caratteristiche qualitative delle carni molto simili a quelle del suino di razza Casertana in purezza; - attivare un processo produttivo condiviso Pubblico-Privato (unico in Campania) e indirizzato al potenziamento della suinicoltura estensiva destinato alla produzione di carni fresche, salumi e prosciutti di alta qualità;
  • diffondere l’idea progettuale, gli obiettivi e i risultati ottenuti, attraverso un piano di comunicazione intenso e capillare allo scopo di raggiungere tutti i portatori di interesse e le comunità locali.

Risultati attesi

Il progetto è articolato in maniera tale da poter offrire risposte adeguate alle emergenti esigenze allevatoriali citate negli obiettivi e contribuire al rilancio della zootecnia locale partendo da modelli di zootecnia a basso impatto ambientale, nello specifico, con la suinicoltura estensiva e la creazione di una filiera prettamente dedicata al modello allevatoriale proposto e alla produzione di qualità. NeroaMetà, quindi, individua nel territorio GAL Tammaro-Titerno la sua naturale collocazione sia per la vocazione zootecnica che caratterizza l’areale produttivo sia per l’alleanza che vede coinvolti gli attori del settore primario, sindaci e amministratori locali. Sulla base di tale considerazione il partenariato individua i seguenti risultati attesi: - creazione di un modello di cooperazione solido a livello locale tra gli attori della filiera; - sviluppo di un modello allevatoriale che consente anche ad imprese zootecniche di piccole dimensioni di adottare la strategia allevatoriale di suinicoltura estensiva; - diffondere la cultura dell’allevamento all’aperto e contribuire a rafforzare il legame tra produzione e territorio con la promozione di pratiche allevatoriali sostenibili; - implementazione della strategia produttiva “il passato nel futuro”, ovvero indurre le aziende ad integrare i modelli tradizionali di allevamento e stagionatura dei salumi e prosciutti con tecniche innovative a garanzia della sicurezza alimentare e qualità di una produzione riconoscibile dal consumatore; - contribuire alla costruzione di attrazioni turistico-agroambientale oltre che gastronomiche con l’ideazione del “Sentiero del Benessere Suino” da Morcone a Castelpagano, attraverso la rete dei partner e delle aziende aderenti all’idea progettuale; - costruire un impianto allevatoriale (prototipo) provvisto di moderne capannine per il ricovero dei suini costruite ad hoc in risposta ai cambiamenti climatici in corso, provviste di mangiatoie, abbeveratoi e recinzioni modulari per unità di superficie, facili da montare e con costi contenuti in modo che le aziende potessero in breve tempo e senza gravosi impegni economici aderire all’idea progettuale; - ideare e allestire una sala di stagionatura/affinamento pubblica per prosciutti, gestita dal partner comune di Castelpagano; - promuovere il Bio-Territorio GAL caratterizzato da una zootecnia sostenibile attraverso iniziative di marketing e sensibilizzazione con la partecipazione ad eventi come fiere, mostre, seminari, convegni, workshop, ecc.

Risultati conseguiti

Il progetto ha promosso pratiche allevatoriali che garantiscono il benessere animale e la salvaguardia ambientale. Questa strategia rappresenta un significativo cambiamento nel sistema zootecnico suinicolo, per modalità di gestione ecologica dei luoghi e rispetto delle normative vigenti. Il concetto di innovazione si fonda sullo slogan “il passato nel futuro”, che unisce le tecniche di allevamento tradizionali e la storia locale, richiamando alla memoria il suino allevato all’aperto dalle famiglie contadine dell’Alto Tammaro. Questa proposta innova il modello allevatoriale tradizionale, adattandolo alle attuali esigenze di igienicità, sicurezza alimentare, sanità e benessere animale e, nel contempo, garantisce elevata qualità dei prodotti trasformati come salumi e prosciutti. È stata creata la linea genetica del suino NeroaMetà, che possiamo ritenere come una evoluzione parziale del patrimonio genetico del suino autoctono “Casertana” con performance produttive e vantaggi economici superiori. Il fenotipo risponde esattamente alle aspettative con le caratteristiche morfologiche ipotizzate in fase progettuale. I suinetti presentano mantello grigio ardesia sulla regione della groppa la restante parte del mantello si presenta chiara con i tipici bargigli della razza Casertana nella regione della gola. Nel periodo post-svezzamento, i suinetti NeroaMetà hanno mostrato ottime performance di crescita e spiccato adattamento all'allevamento semibrado e al pascolo adottato. Le aziende partner hanno implementato, il numero di suini di razza Casertana a tutela della biodiversità. Sono stati messi a punto gli impianti allevatoriali prototipo con capannine per il ricovero dei suini e con recinzioni per il contenimento del contagio da Peste suina africana. È stata allestita la sala di stagionatura/affinamento pubblica per prosciutti, gestita dal partner comune di Castelpagano, la prima sala di affinamento gestita da un ente comunale in tutto il territorio GAL.

Info e documenti

PSR Tipologia di Intervento 16.1.1 Azione 2: Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)

Importo del progetto: € 320.108,05

Contributo pubblico: € 320.108,05

Poster del progetto (pdf 2.2 Mb)

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