Descrizione del progetto
Il progetto Ecovini ha come scopo da un lato la valutazione delle pratiche vitivinicole ed enologiche sull’impatto della qualità dei vini rossi, ma lo stesso concetto potrebbe essere applicato anche ai vini ottenuti da uve a bacca bianca, dall’altro la produzione di un alimento ad alto valore nutrizionale, come il succo di uva. L’Irpinia è una delle realtà agricole Italiane di eccellenza; è stata la prima provincia in Italia ad ottenere il riconoscimento per tre DOCG (Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi) sottolineando l’altissima qualità dei prodotti vitivinicoli. La qualità dei prodotti agricoli dipende da molti fattori, e tra questi quelli colturali o agronomici giocano un ruolo fondamentale. In particolare, le tecniche di gestione del vigneto sono sempre più orientate verso dalla riduzione dell’impatto ambientale con un basso apporto di prodotti di sintesi come concimi e fitofarmaci. A tale scopo la valutazione dell’effetto delle pratiche colturali sull’equilibrio vegeto-produttivo della pianta, sul metabolismo secondario delle uve, sui parametri tecnologici e microbiologici dell’uva alla raccolta è di fondamentale importanza per implementare sistemi di produzione di vini di alta qualità. La moderna viticoltura è sempre più spesso dipendente dalle variabilità atmosferiche (gelo, grandine, piogge) che rendono difficile l’ottenimento di uve di elevata qualità impattando sulla produzione enologica. Il mercato globalizzato e l’elevata competitività di settore impongono una diversificazione aziendale per ampliare il ventaglio di proposte per una clientela sempre più attenta ed esigente. In particolare, le aziende vitivinicole producendo bevande alcoliche (ottenute da processi fermentativi dell’uva) sono destinate ad un ristretto pubblico come “winelovers”, maggiori di 18 anni, riducendo notevolmente la fetta di mercato. A tale scopo lo studio del processo di produzione del succo di uva può essere una valida alternativa alla classica produzione enologica nei casi di ridotta qualità delle uve, legate alle avverse condizioni climatiche, o per ampliare il target di clientela. .
Risultati attesi
1) Produzione di uve con grappolo più spargolo (stato fito-sanitario migliore, minor numero ditrattamenti). 2) Produzione di uve con più basso grado zuccherino ma maggior concentrazione di antociani o comunque minor rapporto zuccheri/antociani. 3) Individuazione di protocolli per la produzione di uve di alta qualità. 4) Effetti della defogliazione sulle curve di maturazione (tecnologica a e fenolica) dell’aglianico. 5) Definizione di un protocollo, dal campo alla bottiglia, unico per la produzione dell’Aglianico “Riconoscibile come tale”. 6) Definizione protocollo produzione succo d’uva da Fiano di Avellino. 7) Caratterizzazione fisico-chimica, microbiologica e sensoriale. 8) Stima della shelf-life del prodotto. Esiste un cluster di obiettivi legati alla realizzazione del presente progetto che, alla luce dell’attuale produzione vitivinicola, riveste un’importanza fondamentale per lo sviluppo delsettore primario del territorio del GAL Partenio. I risultati del progetto riguardano la redazione di protocolli e disciplinari di tecniche colturali e tecniche di cantina che permettano di raggiungere due obiettivi primari alle aziende che li adotteranno: - Caratterizzare la produzione di vino aglianico, migliorando la resa dell’uva, le qualità fisico-chimiche e microbiologiche dell’uva, qualità enologica del vino qualità chimica e chimico fisiche del vino, profilo sensoriale del vino; - Caratterizzare la produzione del succo di uva da Fiano per ridurre le quantità di uva sul mercato ed evitare abbassamenti di prezzo del vino, e per ampliare il mercato potenziale delle aziende vitivinicole al segmento dei non utilizzatori di bevande alcoliche. Sui due obiettivi primari si innestano gli obiettivi operativi Obiettivo 1: valutare gli effetti della defogliazione sulle caratteristiche fisico-chimiche,microbiologiche delle uve (effetto della tecnica colturale adottata). Obiettivo 2: Procedere alla vinificazione delle uve di pregio per caratterizzare la composizionechimica e chimico-fisica dei vini da Aglianico con particolare riferimento ai parametri legati allaqualità enologica del vino, e in relazione alle variabili sia tecnologiche sia microbiologiche. Obiettivo 3: valutare il potenziale enologico dei vini da Aglianico in termini di qualità e stabilitàchimica e microbiologica così come di qualità sensoriale. Obiettivo 4: valutare la produzione di succo di uva da mosto di uva Fiano. Obiettivo 5: promuovere il progetto, disseminarne i risultati.
Risultati conseguiti
Info e documenti
Importo del progetto: € 131.279,98
Contributo pubblico: € 131.279,98