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Programma d’azione nazionale per il contrasto della Cimice asiatica: le iniziative in Campania
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Com’è noto ad ottobre 2019 è stato varato il Programma d’azione nazionale per il contrasto della Cimice asiatica (Halyomorpha halys) contenente una serie di misure miranti al contenimento dell’insetto e sviluppate nell’ambito del Tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento a cui partecipano il Servizio Fitosanitario Centrale, il CREA-DC, i Servizi Fitosanitari delle Regioni interessate e le Istituzioni di ricerca presenti sul territorio.
Il Programma prevede, tra l’altro, il controllo biologico della Cimice asiatica attraverso l’utilizzo del suo antagonista naturale (l’ooparassitoide Trissolcus japonicus), previa specifica autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Maatm) e secondo i criteri definiti dallo stesso Dicastero con D.M. del 2 aprile 2020.
Il Servizio Fitosanitario della Campania rientra nel gruppo delle 13 strutture, fra Regioni e Province Autonome, che hanno aderito al progetto di controllo biologico della Cimice asiatica, prevedendo il rilascio dell’antagonista in 20 specifici siti del territorio regionale, da individuare secondo i criteri stabiliti dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali.
Per le 5 Regioni e le 2 Province Autonome nelle quali sono stati registrati i maggiori danni nel precedente biennio (Piemonte, Lombardia, Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna), è stato già adottato il Decreto del Maatm che autorizza l’immissione in deroga di Trissolcus japonicus quale agente di controllo biologico della Cimice asiatica.
Si è in attesa di un provvedimento simile per le altre 6 Regioni (Umbria, Campania, Marche, Sardegna, Liguria e Lazio) che hanno già prodotto formale istanza al Maatm.
Nel contempo prosegue l’intensa attività di monitoraggio della popolazione di Cimice asiatica in tutta la regione, attraverso controlli visivi e trappole attrattive.
