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Agrivoltaico, Assessore Caputo: "Approvate linee guida, contemperiamo le esigenze energetiche con quelle dell’agricoltura"
comunicato stampa
Una sinergia tra agricoltura ed energia rinnovabile volta a massimizzare il rendimento agricolo e minimizzare gli l’impatto ambientale
“Approvate le linee guida per l'agrivoltaico che rappresentano un importante strumento capace di preservare il suolo e la continuità delle attività di coltivazione agricola e, al contempo, accelerare il percorso di crescita sostenibile attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”
Lo ha annunciato Nicola Caputo Assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania dopo l’approvazione della nuova versione delle “Linee tecnico agronomiche per l'agrivoltaico”, di accompagnamento alle Linee guida nazionali in materia.
“Il nostro Assessorato sostiene attivamente l'implementazione di impianti agrivoltaici come parte integrante della strategia nazionale ed europea per la riduzione delle emissioni di gas serra e la promozione delle energie rinnovabili – spiega l’Assessore Caputo – ma anche quale nuova opportunità per le nostre imprese agricole in termini di diversificazione del reddito, attrazione di nuovi investimenti e introduzione di meccanismi di innovazione tecnologica, nel pieno rispetto della biodiversità e delle coltivazioni esistenti”.
“La collaborazione tra gli attori del settore agricolo ed energetico è fondamentale per sfruttare appieno le possibilità offerte dall’agrivoltaico, e con il Gruppo di lavoro interdirezionale che abbiamo istituito, composto dagli uffici regionali competenti e da professori universitari esperti in materia, è stato possibile giungere alla realizzazione di una guida chiara per gli operatori campani interessati”
“La Regione Campania - conclude l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo - è la prima regione in Italia a dotarsi di un documento-guida regionale per una migliore e più diretta comunicazione con gli operatori territoriali interessati che contiene specifiche tecnico-agronomiche tese a coordinare al meglio i sistemi colturali con la progettazione degli impianti, a massimizzare il rendimento agricolo, e a minimizzare gli impatti ambientali, per una coesistenza armoniosa”.
