A seguito della prima segnalazione della cimice asiatica (Halyomorpha halys) in Campania nel 2016 e dell’incremento della sua popolazione osservato negli anni successivi, il Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) della Campania a partire dal 2020 ha istituito una specifica rete regionale di monitoraggio del fitofago invasivo avente come obiettivo lo studio dell’ecologia dell’insetto nel territorio regionale, l’individuazione delle colture agrarie e delle aree suscettibili di danno economico, l’attuazione di azioni di contrasto per ridurre l’incremento demografico e la dannosità della cimice asiatica. Per lo svolgimento di tale attività, il SFR si avvale del supporto scientifico dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Sede di Portici (NA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IPSP-CNR).
In continuità con quanto svolto dal 2020 al 2023, al fine di valutare negli anni la dinamica della popolazione di cimice asiatica nel territorio regionale, prosegue nel 2024 l’attività di monitoraggio attraverso l’impiego di trappole attrattive del tipo Pherocon (pannello adesivo innescato con feromoni di aggregazione Trecé), in circa 90 siti di osservazione distribuiti in tutta la regione e ubicati in prossimità di colture agrarie suscettibili agli attacchi di H. halys (actinidia, melo, nocciolo, pero, pesco, ciliegio, susino, pomodoro da industria). Uno dei siti di monitoraggio, inoltre, grazie alla collaborazione instaurata con il Museo Reggia di Caserta, è rappresentato dall’annessa area verde del Parco Reale dove è stata registrata una presenza significativa dell’insetto. Il monitoraggio, eseguito secondo specifiche linee guida di campionamento messe a punto dal CNR-IPSP, viene svolto ogni 7-15 giorni in ognuno dei siti di osservazione e prevede, oltre alla verifica delle catture di H. halys effettuate con le trappole Pherocon, controlli visivi della vegetazione, osservazione dei frutti ed eventuale successiva valutazione di laboratorio del danno.
L’analisi dei dati di tale monitoraggio svolto nel periodo 1 maggio-7 ottobre di ogni anno, ha consentito di valutare la dinamica di popolazione del fitofago invasivo nel corso degli anni in Campania e identificare le aree con maggiore probabilità di danno alle colture.
Nel 2024, in 29 siti della rete di monitoraggio di H. halys, in aggiunta alla trappola Pherocon, sono stati installati altri due tipi di trappola che nel corso del 2022 e del 2023 si sono dimostrati, in prove di campo condotte in Campania, molto più efficienti del tipo Pherocon nella cattura di cimice asiatica: trappola Shindo (Biogard), in cui l’abbinamento del feromone di aggregazione Trecé con l’attrazione vibrazionale (la trappola emette vibrazioni utilizzate da H. halys nella comunicazione intraspecifica) aumenta l’efficacia nel catturare gli adulti e soprattutto gli stadi giovanili; trappola a tubo, attivata con feromone di aggregazione Trecé, molto performante nella cattura degli adulti.
La Rete di monitoraggio, così articolata, è realizzata in collaborazione con Ferrero Hazelnut Company e con le strutture tecniche di Associazione Terrae Abellanae, Cooperativa Cerere, Cooperativa Il Guscio, Cooperativa Nocciole Irpine, Agricola Meridionale, Cooperativa Conca - La Tonda di Teano e Agriazeta. In particolare, Ferrero ha condiviso con il SFR il proprio sistema di implementazione dei dati del monitoraggio, messo a punto dalla “Fondazione Edmund Mach” di S. Michele all’Adige (TN), che consente di rappresentare su mappa l’esito dei controlli effettuati.
Il sistema di allerta
L’utilizzo in modo complementare delle due tipologie di trappole, Shindo e a tubo, ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di allerta in grado di fornire informazioni dettagliate sulla diffusione e sulla dinamica di popolazione della cimice asiatica nel corso dell’anno e quindi sulla finestra temporale nella quale intervenire con mezzi diretti di controllo (trattamenti insetticidi), massimizzandone l’efficacia, nell’ottica della riduzione dell’uso dei fitofarmaci prevista dai disciplinari di difesa integrata.
Il sistema di allerta è attivato attraverso la pubblicazione periodica dei dati del monitoraggio per le seguenti aree geografiche omogenee:
Previa autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, art. 12, comma 4, nel triennio 2021-2023 è stato attuato in Campania un Programma di controllo biologico mediante l’immissione negli agro-ecosistemi della specie esotica Trissolcus japonicus (Imenottero Scelionide con attività di parassitoide oofago), quale Agente di Controllo Biologico di Halyomorpha halys, una specie invasiva di origine asiatica.
Il Programma di Controllo Biologico è stato realizzato con il supporto scientifico del CNR-IPSP di Portici (Na) con l’obiettivo di ricostituire gli equilibri naturali attraverso l’introduzione dall’area di origine di un efficace nemico naturale e controllare la diffusione della cimice asiatica nel medio-lungo periodo, non essendo presenti efficaci antagonisti autoctoni del fitofago. L’introduzione in natura del T. japonicus è stata effettuata annualmente in specifici siti di rilascio, autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), localizzati in ambienti con ridotto/assente utilizzo di fitofarmaci, al fine di salvaguardare la sopravvivenza dell’agente di controllo biologico, particolarmente sensibile all’azione tossica degli insetticidi. I siti interessati, inoltre, sono caratterizzati dalla presenza di vegetazione spontanea in grado di ospitare la cimice asiatica e le sue ovature (aree verdi adiacenti a colture gestite con piani di difesa integrata, aree verdi adiacenti a colture gestite in regime di agricoltura biologica, corridoi ecologici, siepi, vegetazione di argini, aree verdi urbane, aree incolte/abbandonate).
Con Decreto n. 262 del 13/06/2024 del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica – MASE, è stata rinnovata per l’anno 2024 l’autorizzazione al rilascio di T. japonicus nei siti di seguito elencati:
|
Comune |
Provincia |
Ambiente di rilascio |
Coltura Principale nei pressi del sito di rilascio |
1 |
Teano |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo |
2 |
Teano |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo |
3 |
Teano |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo |
4 |
Teano |
CE |
Siepe naturale |
Ciliegio/Pesco |
5 |
Presenzano |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo |
6 |
Presenzano |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo |
7 |
Mignano Monte Lungo |
CE |
Siepe naturale/Frutteto abbandonato |
Melo |
8 |
Conca della Campania |
CE |
Siepe naturale |
Nocciolo/Olivo |
9 |
Caserta |
CE |
Bosco |
Bosco |
10 |
Carinola |
CE |
Siepe naturale |
Pesco |
11 |
Carinola |
CE |
Vegetazione ripariale |
Ortive/drupacee |
12 |
Carinola |
CE |
Siepe naturale/Frutteto abbandonato |
Drupacee/Piccoli frutti |
13 |
Pietravairano |
CE |
Incolto |
Actinidia |
14 |
Vairano Patenora |
CE |
Siepe naturale |
Melo |
15 |
Valle di Maddaloni |
CE |
Siepe naturale |
Frutteto promiscuo (drupacee-pomacee) |
16 |
Riardo |
CE |
Bosco ceduo |
Melo |
17 |
Nola |
NA |
Noccioleto abbandonato |
Nocciolo |
18 |
San Vitaliano |
NA |
Siepe naturale |
Nocciolo |
19 |
Visciano |
NA |
Siepe naturale |
Nocciolo |
20 |
Visciano |
NA |
Noccioleto bio |
Nocciolo |
21 |
Visciano |
NA |
Siepe naturale |
Nocciolo |
22 |
Avellino |
AV |
Siepe naturale |
Nocciolo |
23 |
Ospedaletto d’Alpinolo |
AV |
Noccioleto abbandonato |
Nocciolo e frutteto promiscuo |
24 |
Aiello del Sabato |
AV |
Bosco ceduo |
Nocciolo |
25 |
Prata di Principato Ultra |
AV |
Siepe naturale |
Nocciolo |
26 |
Domicella |
AV |
Noccioleto abbandonato |
Nocciolo/Olivo |
27 |
Sperone |
AV |
Bosco ceduo |
Nocciolo |
28 |
San Lorenzello |
BN |
Siepe Naturale |
Vite/Olivo |
29 |
Sant’Agata de’Goti |
BN |
Siepe Naturale |
Drupacee/Pomacee |
Andamento settimanale delle catture di Halyomorpha halys (aggiornamento 7 ottobre 2024)
trappola a tubo
trappola Shindo (Biogard)