Anno di pubblicazione: 2021
Con la legge regionale 6 novembre 2018 n. 38, “Disciplina per l’orientamento al consumo dei prodotti di qualità e per l’educazione alimentare nelle scuole”, pubblicata sul BURC del 6 novembre 2018 n. 81, la Regione Campania prevede l’insegnamento dell’educazione alimentare in tutte le scuole della Campania, dagli asili nido fino alle elementari.
L’obiettivo è quello di promuovere la cultura della corretta alimenta- zione, partendo proprio dalle basi storiche e culturali di questa regione.
Un passo concreto, tra l’altro, nel contrasto dell’obesità infantile, feno- meno dilagante e dalle gravi patologie conseguenti.
Due bambini su 10 sono in sovrappeso e uno su 10 è obeso, con una maggiore prevalenza proprio nel centro sud. Circa il 50% degli adolescenti obesi rischia di esserlo anche da adulto. L’Istituzione Regionale ha preso atto, a fronte di tali incidenze, della necessità di educare, sin dalle prime età della vita, in chiave preventiva, la salute futura dei bambini.
La legge regionale 38/2018, unitamente alla legge regio - nale 6/2012, costituisce un tassello impor tante in tal senso, promuovendo l’unicità di uno stile alimentare completo e salutare: la Dieta Mediterranea, madre di tutte le diete alimentari.
Consequenzialmente, i prodotti a marchio DOP, IGP e tradizionali (PAT) dell’agricoltura campana assumono importanza strategica in quanto referenze agroalimentari di qualità e sicurezza, centrali nella promozione di uno sviluppo sostenibile.
Il sistema agro-alimentare (settore primario e industria alimentare) della Campania rappresenta una delle principali voci della complessiva economia regionale sia in termini di valore delle produzioni sia di occupati. Negli ultimi anni molti sono stati i cambiamenti che hanno interessato tale sistema in virtù del ruolo che esso occupa nel contesto sociale e territoriale e delle dinamiche dei consumi e della domanda, condizionata - quest’ultima - da una crescente sensibilizzazione verso i prodotti tipici dalla qualità certificata.
In tale contesto, l’Assessorato Regionale per l’Agricoltura ha intensificato lo sforzo organizzativo per promuovere e sostenere la registrazione dei marchi collettivi dei prodotti tipici e l’agricoltura sostenibile, con la duplice finalità di assecondare la domanda con garanzia di tracciabilità e di implementare il valore aggiunto, per remunerare lo sforzo compiuto dal produttore.
Corrispondono a questa logica il decollo di strumenti attuativi della ricerca in agricoltura e della certificazione dei prodotti, già operativi da tempo, e l’approccio strategico del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 messo a disposizione dall’Unione europea per la programmazione degli interventi nel settore agroalimentare, forestale e dello sviluppo rurale.
In sintesi, quasi due miliardi di euro destinati a finanziare progetti innovativi e creatività imprenditoriale dei produttori agricoli campani in grado di creare benessere per il consumatore finale.
Il PSR ha implementato il valore delle produzioni agricole campane, rendendole migliori nella qualità e nella sicurezza. Provvederemo a fare meglio per la prossima programmazione. Risposte efficaci e concrete, dunque, ad una perdurante crisi sanitaria dovuta al Sars-Cov-2, che sta ponendo in grave crisi sia economica sia produttiva il comparto agricolo regionale. Bisogna, tuttavia, porre in essere ogni strategia possibile a salvaguardia delle eccellenze agroalimentari di questa regione, molto spesso tutelate da marchi di qualità (DOP e IGP) e da specifici e restrittivi disciplinari di produzione, che sono alla base di quel regime alimentare universalmente riconosciuto e noto come Dieta Mediterranea, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nicola Caputo
Assessore all’Agricoltura della Regione Campania