serie Studi e indaginin. 33
a cura di: AA.VV.
Anno di pubblicazione: 2002
L’attuale fase di internazionalizzazione dei mercati impone un rigoroso rispetto della qualità, che va intesa non soltanto come valore intrinseco del prodotto, ma anche come prestazione di una serie di servizi aggiuntivi atti a garantire il soddisfacimento delle aspettative dei diversi livelli della catena distributiva e del consumatore finale.
E’ evidente che l’affermazione dei mezzi alternativi di comunicazione, la forte accelerazione del processo di messa in comune e interscambio delle conoscenze e informazioni, la significativa riduzione dei tempi di trasporto tra le diverse aree geografiche, costringono il settore floricolo a confrontarsi con uno scenario internazionale altamente competitivo. Per questo, è necessario abbandonare le ultime resistenze che portano ad una visione angusta e localistica del mercato, concentrando tutti gli sforzi in un ampliamento degli orizzonti ed in una maggiore apertura al contesto internazionale, con tutte le sue difficoltà ma anche con tutte le nuove e moderne opportunità d’impresa e di reddito che esso offre. In Campania il settore floricolo si è notevolmente evoluto ma è necessario completare il processo di ammodernamento coinvolgendo appieno anche le fasi della lavorazione, commercializzazione, valorizzazione e promozione del prodotto finito. Il consolidamento delle posizioni raggiunte e l’esplorazione di nuovi sbocchi di mercato per il settore floricolo non possono più prescindere da una attenta standardizzazione delle produzioni, che vede coinvolti, ognuno per la propria parte, le istituzioni, le organizzazioni dei produttori e gli operatori commerciali. Il persistere di inefficienze lungo la filiera e, in modo particolare, nella fase conclusiva di lavorazione e distribuzione del prodotto, potrebbe avere conseguenze pesanti sul futuro del comparto.
L’Assessorato all’Agricoltura ha avviato da tempo politiche di intervento a sostegno della floricoltura, con aiuti diretti alle aziende e alle strutture commerciali, (Programma Operativo Plurifondo POR 2000- 2006), destinatarie di risorse per il finanziamento di piani di ammodernamento di impianti ed attrezzature post-raccolta. Le iniziative sono estese anche al campo dei servizi di sviluppo agricolo, il cui compito prioritario è quello di indirizzare ed orientare il processo di cambiamento. La pubblicazione, che ho il piacere di presentare, testimonia, insieme ad altre iniziative a carattere divulgativo, la costante attenzione dell’assessorato alle problematiche del post raccolta, con l’obiettivo di sostenere, per la propria parte, il processo di adeguamento della pro-duzione regionale agli standard qualitativi richiesti dal mercato. L’auspicio è che il lavoro svolto rappresenti un utile strumento di aggiornamento delle conoscenze nel campo della qualità e possa, nel contempo, elevare il livello di attenzione da parte degli operatori rispetto alle problematiche trattate.