a cura di: AA.VV.
Anno di pubblicazione: 2002
Nel corso dell’ultimo decennio il vivaismo frutticolo ha subito un notevole sviluppo commerciale rivestendo, sempre di più, un’importanza nodale all’interno della filiera agricola.
Il comparto del vivaismo frutticolo si è posto al centro di un’importante azione di rinnovamento dettata dall’esigenza di un generale ammodernamento varietale e di una produzione certificata dal punto di vista fitosanitario e di corrispondenza varietale.
Gli agricoltori sono sempre più convinti dell’importanza di dover acquistare piantine sane, ben conformate e che abbiano origine da materiali di moltiplicazione preventivamente controllati, per cui, richiedono produzioni vivaistiche di qualità, che rispettino gli standard previsti dalla vigente normativa fitosanitaria. La qualità richiesta dagli agricoltori può essere fornita solo da vivai specializzati che svolgono la propria attività in modo professionale, con adeguate strutture e procedure di controllo della produzione. In Campania è fortemente sentita l’esigenza di rilanciare il vivaismo delle specie frutticole, pertanto, riveste un ruolo importante la necessità di una interpretazione univoca delle procedure inerenti i controlli fitosanitari da effettuarsi nei vivai frutticoli.
A tal fine sono state emanate delle specifiche norme regionali: il Decreto Regionale Dirigenziale n° 149 del 26 marzo 2003 e il Decreto Regionale Dirigenziale n° 154 del 27 marzo 2003. Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della qualità vivaistica e per una corretta applicazione delle disposizioni di cui ai succitati Decreti sono state elaborate le presenti Linee guida che chiariscono le procedure applicative dei controlli fitosanitari a cui devono attenersi i vivaisti frutticoli operanti in Campania, i laboratori accreditati e i tecnici agricoli, pubblici e privati, coinvolti in dette produzioni.