Anno di pubblicazione: 2006
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Valorizzare tradizioni e tipicità, diffondere e incrementare il tasso di innovazione del tessuto produttivo regionale, sono due condizioni essenziali per raggiungere in Campania l’auspicabile obiettivo di “tornare a crescere”, nei prossimi anni, a tassi tali da poter ridurre i divari con aree più forti d’Italia e d’Europa.
La Campania può farcela anche con il fondamentale contributo del proprio settore agricolo. Per ottenere risultati apprezzabili in tale direzione, risulta decisivo aumentare il grado di conoscenza di caratteristiche e specificità dell’agricoltura regionale, da sempre una priorità nell’azione delle strutture regionali deputate ad implementare le politiche rivolte al settore primario. Più spinta e raffinata è la conoscenza del settore, infatti, migliore sarà la progettazione e l’attivazione delle politiche pubbliche ad esso destinate.
La ricerca “Modelli aziendali rappresentativi delle diverse realtà della Campania”, i cui risultati sono riportati in questo volume, rappresenta un’ulteriore tessera del mosaico conoscitivo che fa da supporto alle attività dei policy maker regionali. Suo scopo è di poter meglio condurre le valutazioni d’impatto delle politiche adottate negli anni passati, come degli orientamenti futuri di politica regionale. Sarà vitale, d’ora in avanti, espandere il nostro tessuto produttivo con opportune politiche di selezione degli interventi, di concentrazione delle risorse, di internazionalizzazione delle imprese. Anche in un settore fondamentale della nostra economia dove è alto il tasso di frammentazione produttivo e il dimensionamento medio delle aziende non è in grado di reggere il peso della competizione internazionale.
Ecco perché è importante estendere e approfondire l’attività di indagine e monitoraggio, come con il lavoro di ricerca pubblicato nel volume che segue, il quale si è posto due obiettivi: individuare le principali tipologie di imprese agricole presenti nella variegata agricoltura regionale, caratterizzandole sotto l’aspetto strutturale ed organizzativo e definire, per ciascuna di esse, i principali indici economici.
In riferimento al primo obiettivo è stata utilizzata la base conoscitiva più dettagliata di cui si poteva e si può disporre ovvero i singoli questionari aziendali del V Censimento generale dell’agricoltura ISTAT 2000. Tale base dati raccoglie oltre 200 mila casi aziendali censiti nell’intero territorio regionale. L’applicazione a questa enorme quantità dati delle tecniche di statistica multivariata ha consentito l’individuazione, per singolo territorio provinciale, di specifici modelli aziendali, ciascuno caratterizzato da particolari caratteristiche strutturali e spesso ricorrente in specifici ambiti sub-provinciali. La scelta di lavorare sull’intero universo censuario e poi da questo portarsi al livello provinciale è una delle originalità del lavoro. Infatti, a differen- 6 Le principali tipologie aziendali dell’agricoltura campana - Caratteristiche strutturali ed economiche za di altri studi che si sono spinti fino alla scala di analisi regionale lavorando su una unità di indagine riferibile al comune, la ricerca “Modelli aziendali rappresentativi delle diverse realtà della Campania”, restringendo l’angolo di analisi, ha consentito di recuperare la centralità dell’impresa, atteso che il contesto regionale aggrega al proprio interno realtà spesso molto eterogenee, con differenti dotazioni di risorse e diverso livello di sviluppo. Infatti, solo scendendo nel dettaglio si possono cogliere pienamente le diversità esistenti fra i sistemi agricoli e percepire più compiutamente gli impatti delle politiche agricole.
Un altro elemento di originalità del lavoro consiste nell’aver associato alle tipologie aziendali più rappresentative un bilancio economico. Ciò è stato reso possibile utilizzando casi aziendali rilevati dalla Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA). Questo secondo elemento distintivo della ricerca consente, a partire dall’azienda tipo, la misura di costi, benefici e quindi degli effetti economici delle politiche pubbliche impiegate. Il volume è organizzato in due parti: nella prima si evidenziano, per provincia, le tipologie aziendali. Nella seconda si presentano i bilanci tipo associati alle principali tipologie evidenziate.