Prevenire e sorvegliare l'inquinamento da nitrati di fonte agricola vuol dire:
1) razionalizzare le pratiche agricole che interferiscono con le tecniche di concimazione azotata;
2) controllare quella parte del ciclo dell'azoto che interessa il suolo e le piante.
Su questi due temi si fonda il programma d'azione della Campania che ha esclusiva applicazione nel settore agricolo. Esso infatti individua l'insieme delle tecniche agronomiche, soprattutto quelle relative alla fertilizzazione azotata, che, in funzione delle condizioni ambientali ed agricole locali, sono in grado di mitigare il rischio di percolazione dei nitrati nelle acque superficiali e profonde.
ll Programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola della Regione Campania è contenuto all’interno della “Disciplina per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento” ed è di obbligatoria applicazione nelle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricole. Esso regolamenta le seguenti attività:
I divieti e le misure obbligatorie all’interno del Programma di azione sono il risultato del bilanciamento tra le modalità di realizzazione del programma d'azione richieste dalla direttiva comunitaria (Direttiva 91/676/CE ) e dalla normativa nazionale di recepimento (Decreto Ministeriale n. 5046 del 25.02.2016) e la reale possibilità che esse trovino applicazione da parte degli imprenditori agricoli.
Rapporto Ambientale del Programma di azione
Ai sensi dell’articolo 17 del D.lgs. 152/2006, si informa inoltre che è possibile prendere visione della documentazione oggetto di istruttoria presso la Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - UOD 500720, Centro Direzionale, Isola A6, 13° piano, stanza 15.
Si rendono altresì disponibili su questa pagina :