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cisti di Globodera rostochiensis

impronta perineale di Globodera rostochiensis

parte anteriore di larva di Globodera rostochiensis

Nematodi cisticoli della patata

Globodera spp.

Anno 2012

A cura del Laboratorio Fitopatologico Regionale

Globodera pallida e G. rostochiensis appartengono alla famiglia Heteroderidae. Sono definiti nematodi endoparassiti sedentari caratteristici perché le femmine a maturità si presentano a forma di cisti, dalla cui forma si distinguono due sottogeneri: Heterodera con femmine limoniformi e Globodera con femmine rotondeggianti. Esiste nel genere un accentuato dimorfismo sessuale in quanto i maschi sono vermiformi e vivono esclusivamente nella rizosfera.

CICLO

La riproduzione è sessuata, dalle uova racchiuse nelle cisti presenti nello strato arabile del terreno emergono larve infestanti di II età, che si dirigono verso le radici e compiono altre tre mute prima di raggiungere lo stadio adulto.

Le larve femmine a seguito dello sviluppo ovarico assumono un aspetto sacciforme che poi a maturità si completa determinando l'aspetto globoso. La femmina adulta sedentaria, si localizza sulla parte esterna delle radici e resta fissata con i tessuti interni tramite il collo. I maschi nel terreno, attratti dalle sostanze emesse dalle femmine le raggiungono per l'accoppiamento. Le femmine producono le uova e si incistano attraverso un processo di tannizzazione della cuticola. Le cisti contengono sia uova che larve infestanti che possono sopravvivere in uno stato di quiescenza per molti anni. Durante la raccolta le cisti si staccano dalle radici e rimangono nel terreno per poi dare origine ad un nuovo ciclo grazie agli essudati radicali della coltura successiva. Il ciclo biologico si compie in 4-6 settimane ed anche in assenza di solanacee ospiti le cisti sopravvivono e quindi rimangono infettive per parecchi anni. Compiono 1-2 generazioni annue e la temperatura ottimale di adattamento è compresa tra i 18 e i 22°C.

SINTOMI

In generale la sintomatologia è aspecifica, in campo è possibile si osservare a macchie delle aree in cui le piante presentano sviluppo stentato, foglie piccole ed ingiallite che possono appassire nelle ore più calde della giornata, apparato radicale ridotto e, nel caso delle patate, tuberi di piccole dimensioni.

La formazione di cellule sinciziali sulle radici, determina un minor apporto di sostanze nutritive all'apparato fogliare ed un accrescimento stentato con diffusa clorosi. L'apparato radicale delle piante attaccate risulta seriamente compromesso, durante la fase della fioritura,con una lente di ingrandimento è possibile osservare le cisti di colore giallo oro (Globodera rostochiensis) o di colore bianco (Globodera pallida).

CAMPIONAMENTO

Le cisti possono essere ricercate sia sul materiale vegetale, sui tuberi, sul terreno aderente ai tuberi, che nel terreno circoscritto all'apparato radicale del vegetale.

Profilassi e terapia

1. Si consiglia di applicare le norme igieniche come ad es. lavaggio di tutti gli attrezzi utilizzati per lavorare la terra, compresi gli stivali ecc.;

2.Misure agronomiche come le rotazione colturali con alternanza di piante leguminose,graminacee, liliacee, chenopodiancee, crucifere;

3. solarizzazione (ove possibile) per almeno 8 settimane;

5. uso di varietà resistenti (dove si conosce il patotipo presente);

6. lavaggio accurato delle patate prima della commercializzazione.

Si raccomanda inoltre di delimitare l'area infestata dai nematodi cisticoli e di effettuare controlli su eventuali aree vicine coltivate con la medesima coltura.

I principi attivi attualmente registrati sulla coltivazione della patata e utili per il controllo della Globodera spp.sono: