Prodotti tradizionali

Pomodoro Re Umberto


Pomodoro Re Umberto

Territorio interessato alla produzione

comuni della Costiera Amalfitana (SA)

Descrizione

bacca di forma rettangolare, colore rosso intenso a maturazione, lunghezza della bacca 6,3 cm in media, peso compreso fra i 45 ed i 65 grammi; sapore dolce, caratteristiche fisico-chimiche: Residuo ottico (zuccheri) 4.8, ph 4.89, acidità% 0.35, su un campione di pomodoro allevato in pieno campo. La bacca è stretta al colletto per poi allargarsi alla parte distale; il frutto ha duplice attitudine, sia per il consumo fresco che per la trasformazione industriale. La bacca è particolarmente adatta alla lavorazione per conserve; i pomodori vengono lavorati artigianalmente senza aggiungere né sale né acido citrico o correttore di acidità e messi in barattoli di vetro, e successivamente pastorizzati sempre secondo tradizione.

Metodiche di lavorazione

Il pomodoro Re Umberto (o Fiascone) è presente in tutto l'areale della Costiera Amalfitana; il suo luogo di elezione è il comune di Tramonti e le sue frazioni, dove si riscontrano le più importanti testimonianze orali in merito alla sua presenza sul territorio. Già a inizio '900 in quasi tutti gli orti era presente il pomodoro Re Umberto, detto Fiascone e i suoi frutti venivano usati sia come prodotto fresco (per le insalate estive), che per fare passate e conserve di pomodoro. Fortunatamente molti agricoltori hanno continuato a produrlo per autoconsumo, grazie alle caratteristiche organolettiche superiori ed al perfetto adattamento all'ambiente pedoclimatico. Il nome deriva da un omaggio a Umberto I di Savoia, in occasione di una sua visita da Re d'Italia a Napoli per la prima volta nel 1878. La semina in genere avviene ai primi di marzo nei famosi "rassicali", semenzai aziendali in cui vengono direttamente distribuiti i semi, protetti da vegetazione secca per evitare che animali selvatici vaganti possano rovinarlo. Si trapianta agli inizi di maggio con sesti di impianto di 40 cm sulla fila e 80 cm tra le file. La pianta presenta uno sviluppo indeterminato che in terreni favorevoli raggiunge anche i 2 mt di altezza; pertanto si usano pali di castagno e canne di fiume come tutori. L'infruttescenza è composta da 2/6 frutti, che a maturazione sono di colore rosso intenso. Si prestano a diversi usi, sia per insalata, che per la produzione di pelati e di passata. La lavorazione del pomodoro Re Umberto è effettuata esclusivamente con attrezzature manuali tradizionali, a causa dei terrazzamenti della Costiera amalfitana, che rendono molto difficile se non impossibile l'utilizzo di mezzi pesanti. Il prodotto fresco viene raccolto in cassette di plastica da circa 20-25 kg e trasportato presso il laboratorio artigianale che ne garantisce una trasformazione immediata in barattoli di vetro, senza l'utilizzo di conservanti o altri agenti chimici.

Osservazioni sulla tradizionalità

Il pomodoro Re Umberto iniziò ad essere coltivato nei primi anni del '900 sul territorio di Tramonti e della Costiera amalfitana, e i suoi semi vennero diffusi di mano in mano in tutte le tredici contrade. La riproduzione del seme si è protratta di generazione in generazione in alcune famiglie di Tramonti fino ai giorni nostri, scongiurandone cosi la completa estinzione. Ogni estate, dopo la raccolta, di mattina presto, si provvedeva a fare la conserva di pomodori, (il termine usato ancora oggi è: "Fare le bottiglie"), prodotto che non doveva mai mancare in una casa e che durava per tutto l'anno.

È un'eccellente varietà di pomodoro da sugo o conserva, conosciuto anche con il nome "Fiascone". Da riscontri bibliografici, ha dato origine al pomodoro San Marzano ed è stato coltivato in Italia per oltre un secolo e venduto da tutte le maggiori ditte sementiere. Presente già nei cataloghi Ingegnoli del 1889, i cataloghi della ditta Sgaravatti (anni 1910 - 1940), lo descrivevano come un "must" ed era considerato un pomodoro d'eccellenza, per il suo sapore intenso, per la produzione molto generosa grazie a piante vigorose; per questo compare in copertina sul catalogo del 1915. Con il tempo il materiale di propagazione è stato contaminato da altre varietà, e divenne sempre più difficile reperirlo anche a causa della cancellazione dal registro delle varietà da parte dell'Ense (all'epoca, Ente incaricato del controllo ufficiale delle sementi pur essendo uno dei pochi pomodori nazionali che all'epoca era apprezzato e coltivato in molte parti del mondo: venne citato dalla storica società francese Vilmorin-Andrieux nel famoso libro "The Vegetable Garden" (forma ovale ma appiattita sui lati, con grappoli da 5 a 10 pomodori), l'Istituto di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee dell'Università degli Studi di Napoli ne fece eseguire illustrazioni ora conservate presso il Museo della Reggia di Portici. Questa vecchia varietà con gli anni è stata soppiantata da altre varietà, fino a perderne la memoria fuori dall'areale di provenienza, dove alcuni contadini locali l'hanno custodita.

Area of production

Municipalities of Amalfi Coast

Description

Rectangular shape, with an intense red colour in mature state, sweet taste, around 6.3 cm in size and an average weight of 45 to 65 grams. Physical-chemical characteristics: BRIX (sugars) content 4.8, PH 4.89, acidity 0.35% measures taken from a sample of a tomato cultivated in a open field. The fruit is narrow to the plants collar and tends to spread in shape. It has a double usability, both for fresh consumption and for industrial use. The berry is particularly suitable for tinned food production. The tomatoes are processed by hand without adding salt or citric acid or acidity regulators and placed in glass jars, and then pasteurized according to local traditional techniques.

Methods of processing

The tomato Re Umberto (also called Fiascone) is present in the whole area of the Amalfi Coast. The place around which the reintroduction of this rare tomato species happens is the municipality of Tramonti and its hamlets, where the most important oral testimonies are found. Already at the beginning of the 20th century the plant appeared in almost all gardens of the region. Its fruits were used both as a fresh product, and for making a kind of cream (passata) and tinned food products. Fortunately, many farmers have continued to produce it for self-consumption, because of its good growing ability in this region. The name derives from a tribute to Umberto I of Savoy, King of Italy, who visited Naples in 1878 for the first time. The sowing usually takes place in early March in the famous "rassicali". These are a kind of seed beds. Seeds are spread directly, protected by dry vegetation to prevent the plants from damage caused by wild animals. Seedlings are transplanted at the beginning of May with a distance of 40 cm from one plant to the next, approximately 80 cm between each row. The plant has an indeterminate growing rate, so it is likely that the plant reaches even 2 meters in height. Therefore chestnut poles and river reeds are used as supporting structure. The infructescence consists of 2/6 fruits per side branch. The production of the Re Umberto tomato is concentrated on the typical terraced landscapes. The work carried out by the farmers is mostly by hand, because the use of machines in not possible due to the lack of infrastructure and the steep landscapes along the coast side. The fresh yielded product is collected in plastic boxes of about 20-25 kg weight and transported to the manufactory which guarantees immediate processing in glass jars.

Observations on traditionalism

Re Umberto tomato variety was first noticed at the beginnings of 1900 a.c in the region of Tramonti and the Amalfi coast in general. Its seeds were spread hand by hand in all the 13 hamlets of Tramonti. The artificial reproduction of the rare species was performed through the conservation of seeds of some families of the region. Every summer, after harvesting, in the early morning, tomato jars were prepared for the winter period, a product that should have never been missing in the house and would last for the whole year. The term still used today is: "To do the bottles". It is an excellent variety of tomato with good process ability, also known as "Fiascone". From bibliographical findings, the Re Umberto type is a variety from which San Marzano tomato originated years later and has been cultivated in Italy for over a century and sold by all the major seed companies. The catalogues of 1889 of the company Sgaravatti (1910 - 1940), described it as a "must have" and was considered as an excellent tomato of high quality, be it for its intense flavour, or for its very excellent production rate thanks to vigorous plant characteristics. For this reason it appears on the cover of the catalogue of 1915. Over time the propagation material has been contaminated by other varieties, and it became increasingly difficult to find it also due to the cancellation from the register of varieties by Ense (An Institution of this times, in charge of the official control of the seeds). it was mentioned by the historical French company Vilmorin-Andrieux in the famous book "The Vegetable Garden" (oval shape but flattened on sides, with clusters of 5 to 10 tomatoes), the Institute of General Agronomy and Herbaceous Cultivations of the University of Naples made drawings of it now kept at the Museum of the Palace of Portici. This old variety has been supplanted over the years by other varieties, to lose their memory outside the area of origin, where some local farmers have kept it.