Nel 2022 la superficie agricola destinata alla coltivazione dei cereali in Campania è pari a 105.108 ettari con una produzione totale pari a 3.742.385 quintali. Le specie maggiormente coltivate sono il frumento duro (53.440 ettari coltivati, pari al 51% della totale superficie cerealicola della regione), il frumento tenero con il 15% della superficie, l’orzo (12%) e il mais (12%). La restante quota si ripartisce tra, l’avena (il 9% della superficie cerealicola della regione) ed i cereali minori.
Le province che destinano le maggiori superfici alla coltivazione dei cereali sono Avellino, il 47% del totale regionale, Benevento il 33%, Caserta il 12% e Salerno il 7%.
Le principali aree di diffusione della coltivazione sono: per la provincia di Avellino - Ufita e Alta Irpinia, per Benevento Alto Tammaro-Titerno, Fortore; per Caserta l'area del Matese e la Monte Maggiore Caiatina, per Salerno Alto e Medio Sele, Bussento Vallo di Diano e Alburni.
Con riferimento al grano duro, in provincia di Caserta è coltivato il 4% della superficie regionale destinata alla specie, a Benevento il 32%, ad Avellino il 58% e a Salerno il 5%.
Per il grano tenero il primato della superficie coltivata lo detiene la provincia di Benevento, il 40% della superficie regionale destinata alla coltivazione della specie grano tenero è ubicata nella provincia, seguono nell’ordine la provincia di Avellino (il 32% del totale regionale), la provincia di Salerno con il 15% e la restante quota pari al 13% è coltivata nel territorio della provincia di Caserta.
Il valore della produzione cerealicola in Campania, nell’anno 2022, è pari a 177milioni di euro e rappresenta l’8,4% del totale valore dei seminativi (2.107milioni di euro) della regione),il contributo maggiore è dato dal valore del grano duro (97milioni di euro pari al 55% del valore dei cereali in totale), seguono: il mais (20%), il frumento tenero con l’11%, e gli altri cereali con il 14%.
Nel 2022 la superficie agricola destinata alla coltivazione dei legumi in Campania è pari a 3.344 ettari con una produzione totale pari a 63.215 quintali. La specie maggiormente coltivata è la fava da granella (2.526 ettari coltivati, pari al 76% della totale superficie della regione destinata alle leguminose). La restante quota si ripartisce per la maggior parte tra la coltivazione del fagiolo secco con il 16% della superficie e del cece con l‘8%.
La provincia che destina la maggiore superficie alla coltivazione dei legumi è Avellino, il 72% della totale superficie a legumi della regione, seguono Benevento con il 16%, Caserta con il 7% e Salerno il 5%.
Il valore della produzione dei legumi secchi, nell’anno 2022, è pari a 6milioni di euro e rappresenta lo 0,3% del totale valore dei seminativi (2.107milioni di euro) della regione.
Nel 2022 la superficie agricola destinata alla coltivazione di patata in Campania è pari a 9.128 ettari con una produzione totale pari a 2.776.004 quintali. La coltivazione della patata in Campania si ripartisce tra le due tipologie: comune e primaticcia, nello stesso anno la superficie destinata alla produzione della tipologia patata comune ha rappresentato il 63% della superficie pataticola della regione.
La provincia che destina la maggiore superficie alla coltivazione di patate è Napoli, il 41% della totale superficie della regione, seguono Caserta con il 39%, Salerno con il 12% e Avellino con il 7%.
Le aree di maggior diffusione sono: per la provincia di Avellino-Alto Sabato e Montorese, per Caserta-Area Mondragonese e Sessana Maddalonese, per Napoli-Agro acerrano-nolano e per Salerno la Piana del Sele e l’Agro Nocerino-sarnese.
Il valore della produzione della patata in complesso, nell’anno 2022, è pari a 142 milioni di euro e rappresenta il 6,8% del totale valore dei seminativi (2.107 milioni di euro) della regione.