Il Monitore Fitosanitario 2021

Il bilancio dell'annata fitosanitaria 2020

La UOD Ufficio Centrale Fitosanitario comprende il Laboratorio Fitopatologico Regionale che attraverso la propria attività istituzionale contribuisce a tutelare il territorio dall’introduzione e dalla diffusione di parassiti e patogeni delle piante, in ottemperanza agli adempimenti normativi comunitari, nazionali e regionali.  Rappresenta una realtà consolidata per la Regione Campania e un punto di riferimento tecnico per la diagnostica delle malattie delle piante. Tale attività risulta fondamentale in un sistema di produzione ecocompatibile, in quanto fornisce in tempi ragionevoli, la conoscenza delle avversità che minacciano le coltivazioni, rendendo quindi facile il controllo, che diviene mirato e risolutivo. La rapidità e l’accuratezza delle analisi risulta fondamentale in una economia sempre più globalizzata, che induce ad un aumento elevato del rischio epidemiologico con l’introduzione di nuovi agenti fitopatologici, mai identificati nel territorio comunitario. Ogni anno viene redatto un Piano d’Azione fitosanitario con la esplicitazione di tutti i monitoraggi da realizzare, per il controllo del territorio dagli organismi nocivi, indicati nelle normative vigenti. È operativa una rete territoriale, che impegna gli ispettori fitosanitari e i tecnici che operano nell’ambito del protocollo di Intesa URCoFI, al fine di potenziare l’attività di sorveglianza e controllo e garantire, tra l’altro, l'applicazione delle misure stabilite nei decreti ministeriali di lotta obbligatoria. Il ruolo del Laboratorio è di analizzare la maggior parte dei campioni prelevati, mediante la rete territoriale, identificare il maggior numero di patogeni e parassiti regolamentati. Durante l’annata 2020, nonostante la pandemia, tutte le figure professionali impegnate hanno garantito il normale svolgimento delle azioni di sorveglianza, monitoraggio e controllo, sono stati prelevati e analizzati quasi 2000 campioni vegetali per la quasi totalità, per gli agenti regolamentati. I dati sui singoli monitoraggi indicano una riduzione del numero dei focali infettivi presenti in Regione, tranne che per il focolaio batterio di Erwinia amylovora individuato nel napoletano e sotto controllo fitosanitario. L’attività di consulenza si è ridotta, probabilmente in seguito alla pandemia.