Servizio Fitosanitario Regionale

Nematodi galligeni in Monstera deliciosa



Piante di Monstera provenienti da una serra in provincia di Napoli sono risultate danneggiate dal fitoparassita appartenente al genere Meloidogyne

Esame visivo

Le piante ammalate manifestavano sulla parte aerea sintomi aspecifici, quali crescita ridotta, ingiallimento e necrosi fogliare, appassimento particolarmente nelle ore più calde del giorno. Sulle foglie i sintomi evolvevano da tacche clorotiche sulla lamina, a bronzatura ed infine a necrosi conclusiva. La necrosi di solito è marginale e con brusca transizione gialla al tessuto sano. Talvolta è interessato anche il picciolo che necrotizza a partire dalle ali. Le piante si fermano e non emettono nuove foglie. Queste piante ammalate crescevano in serra ed il sintomo si manifestava a macchia di leopardo, una condizione che può essere riferita ad una infestazione da nematodi.

Il sintomo caratteristico dell'attacco di nematodi del genere Meloidogyne è la iperplasia che si forma sulle radici, che comunemente viene denominata "galla."

Esame di Laboratorio

In laboratorio, le radici presentavano all'esame visivo dopo il lavaggio, delle lesioni nerastre affusolato-allungate di circa 3-5 mm, evidente effetto delle stilettature causate dal nematode nella sua attività di nutrimento, inoltre allo stereomicroscopico si evidenziavano delle piccole galle radicali ( ipertrofia delle cellule del parenchima corticale) che erano poco visibili ad occhio nudo. La radice dissezionata a livello delle galle mostrava numerose femmine adulte ricche di uova e larve vitali che all'analisi morfometrica confermava chiaramente il genere Meloidogyne. Al contrario la presenza di questo nematode nel terreno sotto forma di larva era quasi irrilevante . In 100 grammi di terreno si sono rinvenute solo 2 larve. (metodo della centrifuga)

Di solito un attacco di nematodi galligeni, è facilmente identificabile ad occhi nudo proprio per la presenza delle galle sulle radici. Nel nostro caso invece, solo l'osservazione microscopica della radice ci ha permesso di confermare che i sintomi erano conseguenza di un attacco di nematodi, quindi di emettere una diagnosi precisa e definitiva.

La pericolosità di questi nematodi galligeni sta nel fatto che causando sintomi aspecifici sulla parte aerea della pianta, non possono essere subito riconosciuti come agenti del danno e quindi combattuti per tempo, per cui spesso la conseguenza è la morte delle piante colpite. Da tenere presente che la diffusione attiva di questi fitoparassiti è molto limitata poiché in un anno si spostano di pochi centimetri. La loro diffusione passiva invece, è più pericolosa in quanto è ad opera dell'uomo, quando esegue le operazioni colturali.

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