Anno di pubblicazione: 2016
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Per contrastare il declino della cerealicoltura occorre intervenire su tutta la filiera e coinvolgendo tutti gli operatori a monte e a valle. Per la componente agricola occorrono azioni mirate in grado di incidere positivamente sulla redditività delle aziende: innalzare il livello qualitativo della granella ed aumentare la gamma di prodotti a base di cereali da offrire sul mercato per intercettare i nuovi gusti emergenti dei consumatori, nel rispetto dell'ambiente. Con la programmazione PSR 2007/2013, in particolare con la misura 124, sono stati finanziati 6 progetti per sostenere la diffusione di innovazioni di processo e di prodotto nella filiera cerealicola riguardanti il grano duro, il mais, il sorgo e la quinoa , uno "pseudocereale" andino che sta riscuotendo interesse anche nei consumatori italiani. A questi va senz'altro aggiunto il progetto BIRTA (presente nel volume "Tabacchicoltura campana: qualità e riconversione"), che mira ad incentivare la coltivazione di varietà di orzo distico adatte alla produzione di birra nelle aziende beneventane che cercano un'alternativa al tabacco, una coltura anch'essa in crisi per perdita di redditività conseguente alla riforma della PAC. I tre progetti inerenti il grano duro approvati con la Misura 124 erano parte integrante di Progetti Integrati di Filiera (PIF) denominati: AUREO, PROPASTA, e SEMOLA GF che hanno previsto il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera (ditte sementiere, aziende agricole, stoccatori, molini, pastifici). In particolare:
• Il progetto "Innovare con Aureo" (acronimo AUREO) ha avuto come obiettivo quello di migliorare la qualità del grano duro in Campania destinato alla pastificazione, partendo dall'utilizzo di semente certificata e facendo leva su protocolli di coltivazione (concimazione, diserbo e difesa fitosanitaria), gestiti anche con software informatici, che permettessero di esprimere al massimo il potenziale dei nuovi genotipi adoperati, per ottenere valori proteici più elevati di quelli attualmente ottenuti in Campania.
• Il progetto sulla "Ottimizzazione della qualità della semola e dei processi per la PROduzione di PASTA ad alta valenza dietetico-nutrizionale e ambientale" (acronimo PROPASTA) - ha mirato ad introdurre ed ottimizzare i processi di macinazione del grano duro per ottenere semole tipo integrale/whole grain, con migliorate caratteristiche qualitative igienico-sanitarie, tecnologiche e nutrizionali.
• Il progetto sulla "Realizzazione di SEMOLA di grano duro di filiera campana Gluten Free" (acronimo SEMOLA GF) ha testato su semole ottenute da grani coltivati in Campania una innovativa procedura enzimatica, già brevettata, in grado di bloccare la risposta tossica del glutine del grano direttamente sulle semole, anziché sul glutine estratto, mantenendone le proprietà organolettiche. Proprio per quest'ultimo aspetto ci si attende che la produzione di semola di grano duro campana detossificata rappresenterà una assoluta novità per il mercato del gluten free.
• Il progetto relativo all' "Impiego dei funghi micorrizici arbuscolari nel comparto maidicolo-foraggiero della piana del Volturno" (acronimo MICOMAIS), ha mirato alla diffusione di un approccio produttivo innovativo, agroecologico, presso le aziende maidicole campane attraverso la introduzione di un formulato commerciale a base di propagoli di un fungo micorrizico che associato alla rotazione con le leguminose da foraggio contribuisce a migliorare le rese produttive, la fertilità chimica, fisica e biologica del suolo. Ci si aspetta che tale innovazione avrà ricadute positive per le aziende zootecniche ad indirizzo bufalino della regione campana.
• Il progetto "Valutazione di ibridi di sorgo per lo sviluppo ed il mantenimento di una filiera agro alimentare destinata alla produzione di limenti gluten free" (acronimo ISFAAGF) ha avuto come obiettivo quello di individuare gli ibridi di sorgo idonei per alcuni areali campani da destinare alla produzione di alimenti per celiaci con il coinvolgimento di tutta la filiera, dalla fase agricola a quella industriale. Sui prodotti ottenuti da ibridi di sorgo coltivati in Campania sono state valutate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali ed effettuate analisi cliniche (prima in vitro e poi su pazienti celiaci).
• Il Progetto relativo alla "Introduzione della Quinoa in Campania per la produzione di alimenti a valenza funzionale ed elevato valore nutrizionale" (acronimo QUINOA FELIX ), ha avuto come obiettivo di verificare l'introduzione della coltivazione di varietà di quinoa in alcune aziende cerealicole del Beneventano e dell'Avellinese, con l'utilizzo del parco macchine già in dotazione delle aziende, per valutarne la fattibilità tecnico economica. Sono state effettuate anche valutazioni sulle caratteristiche nutrizionali e sulla idoneità tecnologica degli sfarinati di quinoa per valutare la possibilità della creazione di una filiera di prodotti da forno.