Il ruolo che l’agricoltura urbana potrebbe svolgere nella gestione e nello sviluppo economico e sociale delle città appare caratterizzato da importanti potenzialità. In Campania, Napoli mostra, ad esempio, una presenza importante di realtà agricole di piccola e piccolissima dimensione fisica ed economica ma vitali sia nella produzione di alimenti di qualità che in quella di servizi per la collettività. Inoltre, un’ampia parte di agricoltura ricade in un’area protetta, il “Parco metropolitano delle colline di Napoli”, che potrebbe rappresentare il fulcro su cui organizzare Politiche urbane per il cibo innovative e maggiormente efficaci.
Il territorio compreso nell’area Parco presenta caratteristiche geomorfologiche, storiche, naturali, ambientali e paesaggistiche che hanno determinato l'istituzione del Parco nel 10.06.2004.
Il Parco ricopre un’area territoriale di 2.215 ettari, pari ad un quinto dell’intero territorio comunale. Della superficie del Parco, 8,0% è riserva integrale; il 31,7% riserva generale mentre il 59,8% risulta area di riqualificazione dei centri abitati, protezione e sviluppo economico sociale. La maggior parte delle 515 imprese agricole presenti nella provincia di Napoli, ricadono nell’area del parco (ISTAT, 2010 Censimento generale dell’agricoltura). Le imprese agricole, tutte di piccole e piccolissime dimensioni, hanno in massima parte ordinamento orto-frutticolo intensivo, con colture ortive in successioni ravvicinate (fino a sei colture diverse nell’anno), associate alla vite ed a colture arboree da frutto (drupacee e pomacee) e a piante di noce e ciliegio di grandi dimensioni, in una tipica configurazione a strati verticali.